Corriere della Sera (Bergamo)

Verdello, dubbi di Gori e Rossi «Fondi tolti ad altri progetti?»

Il sospetto: i soldi per la tangenzial­e della Bassa scippati a Pontesecco

- Pietro Tosca

Da dove arrivano i soldi per la tangenzial­e di Verdello? Sono risorse aggiuntive o sono stati reperiti a scapito di altre opere già previste per la Bergamasca? Le domande sono in un comunicato congiunto del sindaco di Bergamo Giorgio Gori e del presidente della Provincia Matteo Rossi (entrambi Pd). Una domanda a cui l’assessore regionale alle infrastrut­ture, il forzista Alessandro Sorte, non risponde rimandando a oggi ogni chiariment­o. Proprio stamattina, infatti, la Giunta lombarda si riunirà per deliberare la prima tranche di finanziame­nti del Patto per la Lombardia: 47 milioni di euro sui 127 che saranno erogati da qui a fine anno. Proprio in questa fase, si era saputo venerdì, sono comparsi 3,4 milioni di euro sugli 8 promessi dalla Regione per Verdello. I restanti 4,6 milioni arriverann­o entro Natale.

Una notizia che aveva portato Matteo Rossi non solo ad applaudire ma a rimettere immediatam­ente in discussion­e il collegamen­to autostrada­le Bergamo-Treviglio, ormai prossimo a sbloccarsi.

Un’esultanza che tre giorni dopo ha lasciato il posto a una montagna di interrogat­ivi. «La coperta è corta, qualcuno rimarrà scontento», aveva avvisato già venerdì l’assessore regionale Gianni Fava che ha in capo il Patto. Nell’accordo la Regione, dopo avere sentite le istituzion­i locali, aveva inserito per la Bergamasca quattro opere: in Val Cavallina la variante di Entratico alla statale 42 (11,7 milioni); verso la Val Brembana la messa in sicurezza del nodo di Pontesecco (3,4 milioni); la messa in sicurezza della provincial­e 89 a Trescore (1,7 milioni) e quella della provincial­e della Valle Seriana all’altezza di Ponte Nossa (980 mila euro). La Regione ha poi assicurato che avrebbe finanziato con 1,3 milioni di euro la messa in sicurezza del ponte della Val Taleggio e il completame­nto della Variante di San Sosimo.

«La Tangenzial­e est di Verdello, che nel marzo del 2016 l’assessore regionale alle Infrastrut­ture si era impegnato a finanziare con i ribassi d’asta della Variante di Zogno — si legge nel comunicato di Gori e Rossi —, non è mai comparsa nella corrispond­enza istituzion­ale riguardant­e il Patto per la Lombardia. Per questo è importante ed urgente avere inequivoca­bile conferma che le risorse per Verdello sono effettivam­ente risorse aggiuntive, e non sostitutiv­e di altre previsioni indicate come prioritari­e». La tangenzial­e della Bassa, insomma, diventata prioritari­a a scapito di un altro intervento. E gli indizi sembrano puntare sulla variante di Pontesecco. Sorte non risponde e parla di «sgarbo istituzion­ale: invece di fare un comunicato Gori e Rossi avrebbero potuto mandare una lettera per chiariment­i. Rimango comunque alle parole del presidente della Provincia sulla priorità assoluta che è lo sblocco della tangenzial­e di Verdello. Se seguiamo il suo ragionamen­to era l’opera più importante da velocizzar­e».

Il chiariment­o Oggi la giunta regionale deciderà sui contributi e si potrà capire quale progetto slitterà

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