Verdello, dubbi di Gori e Rossi «Fondi tolti ad altri progetti?»
Il sospetto: i soldi per la tangenziale della Bassa scippati a Pontesecco
Da dove arrivano i soldi per la tangenziale di Verdello? Sono risorse aggiuntive o sono stati reperiti a scapito di altre opere già previste per la Bergamasca? Le domande sono in un comunicato congiunto del sindaco di Bergamo Giorgio Gori e del presidente della Provincia Matteo Rossi (entrambi Pd). Una domanda a cui l’assessore regionale alle infrastrutture, il forzista Alessandro Sorte, non risponde rimandando a oggi ogni chiarimento. Proprio stamattina, infatti, la Giunta lombarda si riunirà per deliberare la prima tranche di finanziamenti del Patto per la Lombardia: 47 milioni di euro sui 127 che saranno erogati da qui a fine anno. Proprio in questa fase, si era saputo venerdì, sono comparsi 3,4 milioni di euro sugli 8 promessi dalla Regione per Verdello. I restanti 4,6 milioni arriveranno entro Natale.
Una notizia che aveva portato Matteo Rossi non solo ad applaudire ma a rimettere immediatamente in discussione il collegamento autostradale Bergamo-Treviglio, ormai prossimo a sbloccarsi.
Un’esultanza che tre giorni dopo ha lasciato il posto a una montagna di interrogativi. «La coperta è corta, qualcuno rimarrà scontento», aveva avvisato già venerdì l’assessore regionale Gianni Fava che ha in capo il Patto. Nell’accordo la Regione, dopo avere sentite le istituzioni locali, aveva inserito per la Bergamasca quattro opere: in Val Cavallina la variante di Entratico alla statale 42 (11,7 milioni); verso la Val Brembana la messa in sicurezza del nodo di Pontesecco (3,4 milioni); la messa in sicurezza della provinciale 89 a Trescore (1,7 milioni) e quella della provinciale della Valle Seriana all’altezza di Ponte Nossa (980 mila euro). La Regione ha poi assicurato che avrebbe finanziato con 1,3 milioni di euro la messa in sicurezza del ponte della Val Taleggio e il completamento della Variante di San Sosimo.
«La Tangenziale est di Verdello, che nel marzo del 2016 l’assessore regionale alle Infrastrutture si era impegnato a finanziare con i ribassi d’asta della Variante di Zogno — si legge nel comunicato di Gori e Rossi —, non è mai comparsa nella corrispondenza istituzionale riguardante il Patto per la Lombardia. Per questo è importante ed urgente avere inequivocabile conferma che le risorse per Verdello sono effettivamente risorse aggiuntive, e non sostitutive di altre previsioni indicate come prioritarie». La tangenziale della Bassa, insomma, diventata prioritaria a scapito di un altro intervento. E gli indizi sembrano puntare sulla variante di Pontesecco. Sorte non risponde e parla di «sgarbo istituzionale: invece di fare un comunicato Gori e Rossi avrebbero potuto mandare una lettera per chiarimenti. Rimango comunque alle parole del presidente della Provincia sulla priorità assoluta che è lo sblocco della tangenziale di Verdello. Se seguiamo il suo ragionamento era l’opera più importante da velocizzare».
Il chiarimento Oggi la giunta regionale deciderà sui contributi e si potrà capire quale progetto slitterà