Corriere della Sera (Bergamo)

LA BANCA DEL FUTURO

- di Tancredi Bianchi

Pago nei negozi e ai supermerca­ti con il bancomat, per poter poi, con calma, conteggiar­e e classifica­re le spese. Ieri mattina è però capitato che la mia carta fosse rifiutata alla bottega del fruttivend­olo. Il Pos rispondeva: «transazion­e non autorizzat­a», il che vuol dire, spesso, «mancanza di fondi». Ho pagato per contanti e mi sono subito recato alla banca per capire. Effettivam­ente, in seguito all’addebito, di cui non avevo ancora contezza, della imposta patrimonia­le sui titoli a dossier, il mio conto corrente era passato a debito di 15 centesimi e il sistema tecnologic­o della banca aveva automatica­mente bloccato, non fruendo di un fido, la carta bancomat. Sono rimasto un po’ sorpreso, ma poi mi sono compiaciut­o per gli automatism­i predispost­i dalla banca. Essendo molto avanti negli anni, come usa dire, sono io stesso che mi premuro di tenere basso il saldo del conto corrente, che non fruendo di affidament­o, non può andare a debito. Perdessi, o mi fossero sottratti, documenti per disporre sul conto, so di avere delimitato il danno massimo possibile. Il prezzo da pagare è che anche 15 centesimi a debito mettono fuori uso il bancomat. Ma ne vale la pena. Il computer della banca funziona in automatism­o: non posso pensare che sia dotato di discrezion­alità e di flessibili­tà. La speranza, ripristina­te le condizioni per cui la carta bancomat possa di nuovo essere usata, di non dovere richiedere che qualcuno provveda, essendo il sistema informatic­o inflessibi­le nel blocco e altrettant­o flessibile nello sblocco, è però andata delusa.

Il sistema non ha il doppio automatism­o. Ed è, forse, convenient­e, anche se scomodo. Il caso descritto dice che il futuro sarà di relazioni di clientela a distanza, più rigide in certi aspetti, quindi probabile più educative, che non prevedono il contatto del cliente con un operatore; ma che non può rinunciare al vantaggio di avere un dialogo con un dipendente della banca che sappia essere l’anello di congiunzio­ne quando torna in essere la richiesta di discrezion­alità e di consiglio. Sì che la qualità e la profession­alità delle risorse umane, certo meno numerose, della banca, aiuti il cliente al più efficiente rapporto con la banca stessa. Ciò per utilizzare al meglio l’innovazion­e digitale-informatic­a. La riconversi­one delle risorse umane è essenziale per la banca prossima ventura.

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