Corriere della Sera (Bergamo)

Esplode caldaia, fuga di gas Gli operai bloccano i veleni

Alla Icib Bonelli. «Il piano di emergenza ha funzionato»

- di Pietro Tosca

Un’implosione alla caldaia e la fuga di gas tossico. Paura ieri mattina a Treviglio alla Icib Bonelli durante una reazione chimica. A contenere il danno, in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco, sono stati i due operai presenti in ditta con due estintori. «Il piano d’emergenza ha funzionato», il commento dell’Ats.

La parete del reattore per la produzione dell’acido fluoridric­o collassa e si liberano nell’aria vapori velenosi. Ieri mattina è scattato l’allarme alla Icib Bonelli, azienda chimica che ha sede a Treviglio in via Casirate Vecchia a poche decine di metri dalla Stazione centrale, il principale scalo ferroviari­o della Bassa.

Erano appena passate le 7 quando la caldaia dell’impianto è implosa. L’azienda, che fa capo al gruppo sardo Fluorsid di Tommaso Giulini, presidente della società di calcio del Cagliari, con 15 mila tonnellate annue è la principale ditta che sintetizza acido fluoridric­o, una sostanza per il decappaggi­o dell’acciaio, una sorta di lucidatura che lo rende pronto ad altre lavorazion­i.

Secondo la ricostruzi­one dei tecnici del servizio igiene e prevenzion­e dell’Ats, all’improvviso una parte del caldaia dove stava avvenendo la reazione chimica è collassata su sé stessa, liberando il gas. In azienda c’erano solo un operaio, un treviglies­e di 25 anni, e il caporepart­o, un 32enne di Caravaggio. Entrambi avevano iniziato a lavorare alle 6. Appena i vapori hanno raggiunto i sensori delle centraline di controllo è scattato l’allarme. I due sono accorsi con degli estintori cominciand­o a inondare d’acqua il punto dove il reattore aveva ceduto.

L’acido fluoridric­o è molto pericoloso, ma l’acqua ha il potere di abbatterlo al suolo. L’operato dei dipendenti ha contenuto la nube tossica che si stava formando. Intanto è scattata la macchina dei soccorsi: sono arrivati i vigili del fuoco di Treviglio e le unità specializz­ate nel rischio chimico da Bergamo e Milano che con gli idranti hanno abbattuto quel che rimaneva del gas, mettendo in sicurezza la fabbrica. La Icib è stata isolata con sbarrament­i gestiti da polizia, carabinier­i e Polizia locale. Sul posto l’automedica e un’ambulanza del 118 che hanno accompagna­to i due operai all’ospedale per dei controlli. Per le verifiche ambientale sono intervenut­i i tecnici dell’Ats.

Presente anche il sindaco Juri Imeri accompagna­to dal consiglier­e comunale con la delega alla protezione civile Marco Ghiggini. All’unica famiglia sulla via è stato chiesto di tenere le finestre chiuse ma ha preferito allontanar­si fino alla fine dell’emergenza. «La tempestiva attivazion­e del piano d’emergenza — chiarisce Pietro Imbrogno, direttore del dipartimen­to Igiene e prevenzion­e sanitari dell’Ats Bergamo — ha permesso di evitare rischi per la popolazion­e nelle vicinanze dell’impianto».

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 ??  ?? L’intervento Vigili del Fuoco, 118 e i tecnici dell’Arpa sono intervenut­i in via Casirate Vecchia
L’intervento Vigili del Fuoco, 118 e i tecnici dell’Arpa sono intervenut­i in via Casirate Vecchia

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