Zandobbio, pietra da export
Nuova protagonista di «2 ore in azienda», la Granulati Zandobbio. L’iniziativa, promossa dal Comitato piccola industria di Confindustria Bergamo, «ha anche uno scopo formativo», dice il vicepresidente Matteo Assolari. Creata dal bisnonno dell’attuale general manager, Gianni Sottocornola, l’azienda ha concluso il 2016 con un fatturato di 32 milioni. Il 27 settembre ha proclamato il vincitore di un concorso di architettura per la creazione di una palazzina che diventi la nuova «vetrina» sull’A4, dove si affaccia. Tra i 154 progetti presentati, è stato scelto quello di Nicola Di Pietro, che sarà realizzato entro il 2019. Sottocornola ha guidato i visitatori a «Stone city» (nella foto), nei 24 giardini in pietra naturale realizzati a scopo espositivo. L’azienda, nata con attività di cava, ora si occupa di vendere. «L’export rappresenta il 65% del fatturato — dice Sottocornola —. Esportiamo in 90 Paesi». Negli ultimi anni hanno trovato una nuova fetta di mercato nel «gres porcellanato di alto spessore», una pietra che riproduce i colori della pietra naturale con una tecnologia digitale e «spesso è più resistente dell’originale», spiega il manager. Fa l’esempio della pietra di Luserna, dove «si forma molta ruggine», o di una pietra svizzera che al naturale costa 120 euro mentre il gres 25. «Così siamo competitivi sui mercati cinesi — spiega —, mantenendo un’alta qualità. Tra i visitatori di Stone City, anche Berlusconi e Gasperini». (gi.la.)