Opere salve, ma salta l’asse Sorte-Rossi
Scontro aperto tra assessore e presidente della Provincia
La Regione finanzierà tutte le opere inserite nel Patto per la Lombardia: 127 milioni di euro che saranno erogati in due tranche. Lo assicura l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Sorte, non risparmiando una frecciata al presidente della Provincia Matteo Rossi. Di Forza Italia il primo, del Pd il secondo, hanno viaggiato sulla stessa lunghezza d’onda finché l’altro giorno Rossi insieme al sindaco Giorgio Gori non ha attaccato la Regione. L’accusa: aver trasferito i soldi previsti per il nodo al Pontesecco alla variante di Verdello. L’assessore Sorte nega e giudica «poco coerente» il comportamento del presidente di Via Tasso. «C’era preoccupazione», replica Rossi.
L’assessore «Rossi non è coerente: prima dice che Verdello è fondamentale, poi cambia idea»
«La tangenziale di Verdello non ha rubato i finanziamenti a nessun’altra opera prevista dal patto per la Lombardia nelle valli bergamasche». La rassicurazione viene dall’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte che lunedì era finito nel mirino del sindaco del capoluogo Giorgio Gori e del presidente della Provincia Matteo Rossi: in un comunicato avevano chiesto urgentemente precisazioni. Il loro timore, infatti, era che a pagare la priorità assegnata alla tangenziale di Verdello fossero le valli o il capoluogo. Un fatto, segnalavano Rossi e Gori, che sarebbe stato ancor più assurdo perché la rilevanza degli interventi era stata concordata dal territorio con la provincia. Nei programmi c’erano in Val Cavallina la variante di Entratico sulla statale 42 da 11,7 milioni di euro; all’imbocco della Valle Brembana la soluzione del nodo di Pontesecco da 3,4 milioni, poi opere sulla provinciale 89 a Trescore per 1,7 milioni, sulla provinciale della Valle Seriana a Ponte Nossa per 980 mila euro. La Regione ha poi assicurato che avrebbe finanziato con 1,3 milioni di euro la messa in sicurezza al ponte della Val Taleggio e il completamento della Variante di San Sosimo. Una richiesta di chiarimenti che aveva stizzito l’assessore Sorte che 24 ore dopo scopre le carte.
«Avevo detto di lasciarci lavorare e abbiamo lavorato tutta la notte prima di andare in giunta — precisa Sorte —: le opere concordate sono tutte finanziate. Nella prima tranche di 47 milioni che abbiamo deliberato stamattina (ieri per chi legge, ndr) hanno trovato posto gli interventi di Ponte Nossa, Pontesecco, e le progettazioni di Trescore ed Entratico. In più sono stati inseriti 5 milioni di euro di risorse nuove per Verdello. Entro qualche settimana invece arriverà la seconda tranche da 80 milioni che completerà le coperture e finanzierà anche San Sosimo e il ponte della Val Taleggio. In questa tranche la Regione aveva tenuto da parte un 10% di risorse. Da questa riserva verranno gli altri 3 milioni per Verdello».
Messi in chiaro i conti, Sorte si sfoga: «Mi sono trovato — dice — il presidente della Provincia e il sindaco di Bergamo che mi accusavano di aver ribaltato le priorità invece di sostenermi per il lavoro fatto. Per Rossi prima Verdello è un intervento fondamentale che gli fa mettere nel cassetto l’autostrada Bergamo-Treviglio di cui è azionista e poi cambia opinione? Non mi pare un comportamento coerente».
Gori risponde tenendo il profilo basso e «ringraziando il governo, che ci ha messo i fondi, e Regione, se tutte le opere saranno confermate». Piccata invece la replica di Rossi: «È evidente che c’era preoccupazione — spiega — ma tutto è bene quel che finisce bene. Ho grande rispetto del lavoro dell’assessore Sorte e mi aspetto che lui rispetti il mio, anche perché è gratis». Sulla frecciatina relativa alla quota della Provincia in Autostrade bergamasche Rossi ribatte: «Se la Regione vuole le quote, sono a disposizione. Nei giorni in cui Bergamo ospitava il G7 dell’agricoltura non si poteva non porre il tema del consumo di suolo che una nuova autostrada comporterebbe. Ricordo che l’unica che ha il potere di decidere è la Regione, che dovrebbe riaprire la conferenza di servizi: questo è l’unico modo per rispettare veramente l’autonomia del territorio».
E alla porta della Regione, infatti torna a bussare Autostrade Bergamasche. Lunedì l’azienda ha inviato una lettera chiedendo un incontro a Sorte per definire le tempistiche necessarie per arrivare all’autorizzazione dell’opera.