La transumanza dei bergamini arriva in piazza
Visione d’altri tempi: domenica mattina carovane di bergamì, avvolti in tabarri, cavalli che trainano carretti telonati, sul modello di quelli della seconda metà dell’Ottocento, e una ventina di brune alpine (nella foto) di Valpiana di Serina, pascoleranno dalla Green Way del Morla fino a Piazza Pontida, dove ad attenderli, dalle 10 alle 15, ci saranno il mercatino di prodotti caseari e la merenda del bergamino, a base di polenta e latte e schissöl. La rievocazione storica della transumanza bovina è tra le novità della quarta edizione del festival del pastoralismo. Dal programma (festivalpastorialismo.org), da sabato sino al 19 novembre, «segue la scia del G7 dell’agricoltura per valorizzare i prodotti locali e di qualità, che raccontano la storia di un territorio», spiega l’assessore all’Ambiente Leyla Ciagà. «Il tema dei bergamini, che percorrevano anche 150 chilometri dalle valli alla pianura, è il protagonista della manifestazione, che vuole valorizzare l’allevamento nostrano e il rapporto con la montagna», dice Michele Corti, presidente del festival. Si parte dopodomani con la transumanza delle pecore: partenza alle 9.30 da Porta San Lorenzo e arrivo all’ex monastero di Valmarina, dove alle 12.30 si gusterà la merenda del pastore con formaggi e pane e salamella. Alle 18.30, in Porta Sant’Agostino, si inaugureranno tre mostre: «Veramente figli della nostra terra… I bergamini di Scheuermeier», fotografie sulla transumanza da Gandino a Sant’Angelo lodigiano nel 1927; «Sguardi all’est», del fotografo rumeno Dorin Mihai sul Maramures contadino. Infine «Campanacci d’Italia, che espone campani da pascolo e corni, usati dai pastori per comunicare da valle a valle», spiega l’etnomusicologo Giovanni Mocchi, presentando anche il laboratorio del 4 novembre per la costruzione di un corno da segnale, che sarà poi usato sugli spali di San Michele. Domenica 5, con partenza libera tra le 10 e le 12, dalla piazzetta dell’Accademia Carrara a piazza Mascheroni, si terrà la camminata gastronomica Stracchinando sulle mura venete: tappe casearie nelle porte Sant’Agostino, San Giacomo, Sant’Alessandro e la cannoniera di San Giovanni, per finire con taglieri di stracchini e polenta taragna in piazza Mascheroni.