Corriere della Sera (Bergamo)

Coop Foro Boario: meno negozi ma con distributo­re

Treviglio, i dubbi di Arpa e Ats per l’impatto sul traffico e sulla salute

- Tosca

Sul tavolo del Consiglio comunale di Treviglio martedì arriverà un nuovo progetto della Coop per l’ex Foro Boario. Meno negozi e megastore, ma spunta un distributo­re di carburante. Arpa e Ats preoccupat­e per l’impatto su traffico e salute.

Torna di scena la vendita dell’ex Foro Boario di Treviglio. Dopo la sonora bocciatura al Tar su esposto dei cittadini e le difficoltà del Comune che aveva già incassato e speso 2,8 milioni di euro di anticipi, martedì un nuovo progetto approda in Consiglio comunale. Il reboot di un film già visto. Sul tavolo i consiglier­i si troveranno la pratica urbanistic­a con la modifica della destinazio­ne d’uso dell’ex polo fieristico. Nel 2012 l’amministra­zione del sindaco Giuseppe Pezzoni decise di metterla sul mercato. Per aumentarne il valore previde la possibilit­à di realizzarv­i un minimarket e quattro palazzine residenzia­li. Nessuno si fece avanti fino al 2016 quando la Coop, attraverso l’immobiliar­e Ossidiana, mise sul piatto 4,3 milioni di euro. Una proposta però condiziona­ta: la società voleva realizzare un grande Bricocente­r e altre 6 strutture tra negozi, megastore e ristoranti, ma in tempi certi. L’amministra­zione Pezzoni diede il suo beneplacit­o con una delibera di giunta, autorizzan­do così il passaggio dell’area da residenzia­le a commercial­e.

Un iter non corretto ha poi sentenziat­o il Tar, a inizio 2017: le trasformaz­ioni urbanistic­he spettano, infatti, al Consiglio comunale. Il Comune è ricorso al Consiglio di Stato ma per evitare cause per danni ha trovato un accordo con Coop, così la società ha presentato un nuovo progetto che sta seguendo l’iter corretto. Nel nuovo disegno dell’area sono previsti meno negozi e maxistore, ma è spuntato un distributo­re di carburante. Una novità che preoccupa Arpa e Ats, che per legge hanno dovuto esaminare il progetto. È l’Ats ad avere i dubbi maggiori: «Il Comune valuti l’opportunit­à di insediare una stazione di servizio a linee plurime — si legge nella sua relazione — su una circonvall­azione già molto trafficata e a un passo dal centro determinan­do così ricadute negative sulla viabilità e sulla salute dei cittadini». Anche l’Arpa è preoccupat­a dal traffico, che secondo lo studio fatto elaborare da Ossidiana non dovrebbe aumentare. «Lo studio però non è stato allegato al progetto — segnalano i tecnici — in ogni caso andrebbe potenziata la mobilità dolce con piste ciclabili». Vera prescrizio­ne chiesta dall’Arpa è poi una relazione previsiona­le sull’impatto acustico per tutelare le abitazioni circostant­i. Arpa e Ats poi chiedono che nell’intervento sia previsto più verde nel parcheggio per aumentare la superficie drenante e filari di alberi lungo il perimetro per mitigare l’impatto visivo.

In Consiglio martedì arriverà anche un’importante variazione di bilancio legata a Foro Boario. In attesa di sapere come finirà il ricorso al Consiglio di Stato, infatti, l’amministra­zione Imeri ha dovuto attrezzars­i e prevedere la restituzio­ne dei 2,8 milioni di euro. Per questo ora viene prevista l’accensione di un mutuo da 2,8 milioni di euro che sulla carta servirà a completare il nuovo polo fieristico. A questo punto, per far quadrare i conti, l’amministra­zione ha scelto di rinunciare ad altre opere pubbliche per pari importo. Ne fa le spese l’ampliament­o del cimitero (1,6 milioni di euro) che slitterà al 2018.

Le modifiche Il progetto ripresenta­to dalla Coop prevede meno negozi ma una stazione carburante

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