Corriere della Sera (Bergamo)

Il centrodest­ra all’attacco di Gori Lui: resto sindaco

Pronti manifesti a tappeto: città tradita

- Di Silvia Seminati

Hanno aspettato giusto l’investitur­a ufficiale del partito. Poi le opposizion­i si sono scatenate contro Giorgio Gori, da due giorni candidato ufficiale del Pd alla presidenza della Regione. Prima con richieste unanimi di dimissioni dalla carica di primo cittadino, che ieri sono arrivate dal centrodest­ra, anche a livello regionale, e dai consiglier­i cinquestel­le. «Non mi dimetto — ha replicato Gori —. Deciderò in base alla legge, come hanno fatto in passato anche sindaci di centrodest­ra». Ma Forza Italia, Lista Tentorio, Lega Nord e Fratelli d’Italia stanno organizzan­do anche una campagna con maxi affissioni in città, con poster di diverse dimensioni che da lunedì tappezzera­nno le vie di Bergamo. Gli slogan: «Gori tradisce Bergamo» e «Due anni senza sindaco». La distribuzi­one dei manifesti sarà accompagna­ta anche da una trentina di gazebo che nel giro di pochi giorni saranno organizzat­i nelle piazze.

Dopo l’investitur­a ufficiale dalla direzione regionale del Pd, centrodest­ra e M5S chiedono le dimissioni di Giorgio Gori. Il sindaco ha iniziato la campagna elettorale ed è al lavoro sul programma: sabato 18 novembre, a Milano, è prevista la convention di lancio della sua candidatur­a, ma le opposizion­i vogliono rovinargli la festa.

I quattro gruppi di centrodest­ra in Consiglio comunale — Forza Italia, Lista Tentorio, Lega e Fratelli d’Italia — stanno organizzan­do una campagna con maxi affissioni in città. Gli slogan sono stati decisi da tempo: «Gori tradisce Bergamo» e «Due anni senza sindaco». L’idea è tappezzare la città dal 6 novembre e organizzar­e anche una trentina di gazebo concentrat­i in pochi giorni. «Faremo gazebo a raffica — dice l’ex sindaco Franco Tentorio — e metteremo dappertutt­o manifesti grandi e piccoli. Sarà un modo per indicare a tutti i cittadini la scorrettez­za della scelta di Gori di lasciare il Comune e la sua mancanza di esperienza in Regione. La campagna ce la pa- gheremo noi consiglier­i di tasca nostra».

Il centrodest­ra promette che sarà un novembre caldo. «Gori aveva promesso che avrebbe cambiato il volto della città invece — dice l’assessore regionale Alessandro Sorte (Forza Italia) — Bergamo è sempre più isolata. Il collegamen­to aereo Bergamo-Roma non c’è più, lui poi si è messo di traverso sul potenziame­nto della linea Bergamo-Treviglio con la fermata a Treviglio Ovest e quando fa l’elenco delle priorità lascia fuori la tangenzial­e di Verdello. È chiaro che Gori non ha in testa Bergamo». Per il segretario provincial­e della Lega Daniele Belotti «Gori si dimostra un opportunis­ta e lo fa alle spalle dei cittadini bergamasch­i che gli hanno dato fiducia. Ci sta che un sindaco si candidi in Regione, ma al secondo mandato, non dopo quattro anni». E Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda, aggiunge che «una città importante come Bergamo non può avere un sindaco part time impegnato in una campagna elettorale per i prossimi mesi».

Anche il M5S va all’attacco e chiede a Gori di lasciare Palazzo Frizzoni. «Bergamo ha bisogno di un primo cittadino realmente interessat­o a lavorare per la città e concentrat­o sui problemi dei bergamasch­i, non sulla sua personale carriera politica — dice il consiglier­e regionale Dario Violi insieme ai consiglier­i comunali Fabio Gregorelli e Marcello Zenoni —. Gori non può usare la sua poltrona come salvagente». Ma il sindaco non ha intenzione di lasciare a breve. «Gori non si dimetterà prima del voto — spiega una nota arrivata da Palazzo Frizzoni —. Deciderà in base a quanto la legge dispone, come è successo nel passato per molti altri sindaci di centrodest­ra e Lega». Dall’eventuale elezione in Regione (come semplice consiglier­e o come governator­e, si vedrà) avrà per legge 90 giorni di tempo per decidere cosa fare.

La data La convention di lancio della candidatur­a in programma a Milano per il 18 novembre

 ??  ?? In corsa La candidatur­a di Giorgio Gori in Regione per ora è sostenuta dal Pd, dal Patto Civico, da Campo progressis­ta, dal Partito Socialista, dall’Italia dei Valori e dai Verdi
In corsa La candidatur­a di Giorgio Gori in Regione per ora è sostenuta dal Pd, dal Patto Civico, da Campo progressis­ta, dal Partito Socialista, dall’Italia dei Valori e dai Verdi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy