Un «confine» lungo 18 giorni
Lab 80, la traversata di due alpinisti sulla cresta orobica
Nel 2000 Simone Moro e Mario Curnis avevano compiuto la traversata integrale della creste orobiche sul confine Nord. La scorsa estate due ragazzi dallo spirito avventuroso hanno effettuato tutto il periplo della provincia in 18 giorni di cavalcata, con oltre 20 mila metri di dislivello positivo salito e 340 chilometri percorsi: 190 a piedi, 120 in bici e 30 in kayak. L’impresa — «Lungo il confine» — sarà presentata, sabato, al Palamonti nell’ambito della rassegna di Lab 80 «Il grande sentiero» (alle 21, ingresso gratuito).
I protagonisti sono Luca Bonacina e Zeno Lugoboni, hanno 23 e 19 anni, e in comune la passione per la montagna: il primo studia Scienze ambientali all’università, l’amico Geologia. «È stata una sorta di triathlon, che ci ha impegnato dal 28 agosto, quando siamo partiti dal Passo del Vivione, al 14 settembre, data del nostro rientro — afferma Luca —. Ci sono stati momenti indimenticabili, come la prima notte passata in vetta al Pizzo Coca, godendo del tramonto e di una vista spettacolari, altri di tentennamento, come quando dopo aver lasciato il rifugio del Brunone per raggiungere il Passo della Scaletta la neve ci ha costretti a tornare indietro». I ragazzi hanno raggiunto un centinaio di vette, dormendo in tenda, nei bivacchi o, talvolta, in rifugio, marciando dalle 10 alle 14 ore al giorno con, sulle spalle, uno zaino da 15 chili.
A intervistarli nel corso della serata, mentre saranno mostrate le immagini, sarà Maurizio Panseri. Presenti anche Mario Curnis e Piero Nava che daranno la loro testimonianza. Ancora sconosciuta la prossima impresa. «Sta per arrivare l’inverno e ci attendono mesi di studio, ne riparleremo in primavera», precisa Luca.