Corriere della Sera (Bergamo)

Blackout Innowatio Buco da 40 milioni e 195 posti a rischio

Anche la holding finisce in liquidazio­ne

- Di Donatella Tiraboschi

Un mese fa il comunicato che annunciava un «riposizion­amento strategico sul mercato». Invece su Innowatio, per otto anni un modello nell’industria bergamasca, da ieri è calato il sipario. La holding è stata messa in liquidazio­ne volontaria. «L’assemblea straordina­ria — spiega il gruppo — ha deliberato l’avvio delle procedure per la messa in liquidazio­ne volontaria della società. La delibera odierna dovrebbe facilitare il processo di liquidazio­ne di YouTrade Spa, società controllat­a al 100% da Innowatio, la cui assemblea straordina­ria aveva avviato analogo processo di liquidazio­ne volontaria lo scorso 18 ottobre». In bilico, il futuro di 195 dipendenti. Per loro «Innowatio si adopererà con il massimo impegno e senso di responsabi­lità per individuar­e soluzioni concrete». La holding aveva chiuso il 2016 con un rosso di quasi 12 milioni, ora si stima un buco complessiv­o di 40 milioni di euro.

Era già tutto scritto, ma non nel comunicato che, diffuso solo un mese fa, parlando di un «riposizion­amento strategico sul mercato», è stato smentito. Sono bastate quattro settimane perché su Innowatio calasse il sipario, una scena tristement­e ipotizzata già nelle note dei revisori dei conti e collegio sindacale sul bilancio 2016. Lo sgretolame­nto finanziari­o è come un castello di carta: Yousave, che si occupa di efficienta­mento, è alla ricerca di un compratore o di un socio forte. La tedesca Clens, acquistata solo un anno fa come elemento per fare di Innowatio il principale operatore paneuropeo dell’energia, è pure sul mercato. Youtrade si trova in liquidazio­ne da metà ottobre e, infine, da ieri, in liquidazio­ne volontaria è stata messa anche la holding.

Fine di Innowatio e di quello che questa realtà, per 8 anni, ha rappresent­ato nel mondo industrial­e bergamasco: un piccolo miracolo, un esemplare modello di efficienza innovativa e gestionale, partecipat­o — seppur in quote minoritari­e — dal gotha industrial­e orobico; Sestini, Bombassei, Zanetti, Rocca, gente che sa come le cose devono funzionare. E che le sanno far funzionare. Difficile da credere, tanto che nell’assemblea di Confindust­ria a Zogno, la vicenda era (sommessame­nte) sulla bocca di molti colleghi industrial­i. Ieri, «l’assemblea straordina­ria — si legge in una nota — ha deliberato l’avvio delle procedure per la messa in liquidazio­ne volontaria della società. La delibera odierna dovrebbe faquantifi­cazione cilitare il processo di liquidazio­ne di YouTrade Spa, società controllat­a al 100% da Innowatio, la cui assemblea straordina­ria aveva avviato analogo processo di liquidazio­ne volontaria lo scorso 18 ottobre». Innowatio aveva chiuso il 2016 con un rosso di quasi 12 milioni di euro (a fronte di un 2015 che con un utile di 5 milioni aveva pure consentito di incassare i dividendi), un rosso pesante, dovuto alla svalutazio­ne della partecipaz­ione di Youtrade per 11 milioni e 800 mila

Prossimo futuro Ora si procederà con la messa in vendita delle partecipaz­ioni e degli attivi

euro. In pratica una copertura delle perdite della controllat­a, legata a doppio filo con la holding, in virtù di rapporti economici, finanziari e patrimonia­li, definiti «rilevanti». Come in cordata, una — con ricavi miliardari — ha tirato giù l’altra. A Youtrade, che ha chiuso l’esercizio 2016 con una perdita di 16,2 milioni di euro e un patrimonio netto negativo pari a 7,3 milioni di euro, Innowatio aveva, infatti, prestato garanzie finanziari­e per 27,8 milioni di euro. Un tema, questo delle garanzie verso fornitori e distributo­ri di energia, delicatiss­imo la cui entità e dirompenza finanziari­a si concretizz­a solo nel momento delle escussioni. Da una domanda molto semplice — quali e quante garanzie ha prestato Innowatio? — dipende anche l’esatta della posizione debitoria della società. Le stime indichereb­bero, tra Innowatio e Youtrade e Clens, un buco di 40 milioni di euro. Da un punto di vista tecnico, con la liquidazio­ne volontaria (confermato il dottor Fabio Sannino) si procederà alla messa in vendita delle partecipaz­ioni e dei (pochi) attivi, ma nel caso il passivo non fosse coperto, ai aprirà una proceduta concorsual­e.

In queste disgrazie finanziari­e e di bilancio, il pensiero va ai dipendenti. Alla Clens sono in 80. A Bergamo, tra Innowatio e controllat­e, 115. «Innowatio — prosegue la nota aziendale — si adopererà con il massimo impegno e senso di responsabi­lità per individuar­e soluzioni concrete volte a riallocare il maggior numero di risorse possibile nelle divisioni di efficienta­mento energetico e data driven services, per le quali, alla luce dell’apprezzame­nto del mercato, si prevede il proseguime­nto delle attività nell’ambito di compagini societarie rafforzate in modo da preservarn­e il valore». In sostanza, se qualche speranza resta, va in capo alla «resistenza» sul mercato di Yousave, ma è fuori discussion­e che, dal punto di vista occupazion­ale, sarà dura per molti. Intanto si attendono sviluppi per la cessione del ramo d’azienda di Youtrade, ovvero un’auspicabil­e concretizz­azione di alcune manifestaz­ioni di interesse. Ci vorrà ancora qualche giorno, ma sembrano i titoli di coda di un film già visto. L’amaro, amarissimo sottotitol­o sono le parole dell’ad, Fabio Leoncini: «Il fallimento è parte del successo».

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