Corriere della Sera (Bergamo)

Impresario schiacciat­o dalla benna della ruspa

Valnegra, titolare di una ditta di pompe funebri

- Ruffinoni

La benna della ruspa ha ceduto di colpo e gli è piombata sulla testa. È morto così Lanfranco Milesi, 47 anni, di Valnegra, padre di due figli piccoli. L’uomo, titolare di una ditta di lavorazion­e del marmo e di una di onoranze funebri, stava effettuand­o un intervento di riparazion­e dell’escavatore, di cui aveva fatto alzare il braccio meccanico. Ma un calo di pressione del meccanismo gli ha fatto cadere addosso il macchinari­o.

La benna della ruspa ha ceduto all’improvviso e gli è piombata addosso. È morto così, nel giro di un istante, forse senza avere neppure il tempo di rendersi conto di quello che stava accadendo, Lanfranco Milesi, 47 anni, di Valnegra.

L’incidente è avvenuto all’esterno del capannone che ospita la Marmi Omega e la Onoranze funebri Belotti, ditte entrambe di proprietà di Milesi. Ieri pomeriggio l’uomo si trovava nel grande capannone, affacciato sulla provincial­e che taglia in due il paesino dell’alta Val Brembana, in cui si trovano le due ditte ma che ospita anche la casa in cui l’imprendito­re viveva con la moglie Margherita, il figlio David che frequenta la seconda elementare e la figlia Alison, iscritta all’asilo. Oltre a quelli legati alle sue attività principali, Milesi era proprietar­io anche di altri mezzi che utilizzava per effettuare dei lavori per imprese edili ma anche per molte necessità del Comune, con il quale collaborav­a. Veniva chiamato per esempio per liberare le strade dalla neve oppure per installare le luminarie natalizie e quelle della festa patronale.

Poco dopo le 14 l’uomo ha iniziato ad effettuare dei lavori di manutenzio­ne all’escavatore, alzando il braccio meccanico e cominciand­o a lavorare sul meccanismo. Il problema è che le benne sono dispositiv­i oleodinami­ci, funzionano cioè grazie all’utilizzo di olio in pressione. E quando si va a intervenir­e su questo tipo di meccanismi capita spesso che si verifichi un improvviso calo di pressione. E così è successo ieri, secondo gli ispettori dell’Ats saliti a Valnegra per i controlli. Il meccanismo che teneva sollevato il braccio meccanico ha smesso di funzionare, e la benna si è abbattuta sull’imprendito­re, uccidendol­o sul colpo.

Scattato l’allarme, sul posto sono arrivati l’elisoccors­o da Bergamo, la Croce Rossa da San Pellegrino e i vigili del fuoco da Zogno, ma ormai non c’era niente che potessero fare. Una volta effettuati i rilievi dei carabinier­i di Zogno, la salma è stata spostata nella camera mortuaria del cimitero di Valnegra, in attesa dei funerali che saranno celebrati tra domani e sabato.

La dinamica Un calo di tensione nel meccanismo ha fatto cadere il braccio meccanico

«A Valnegra lo conoscevan­o tutti — lo ricorda il sindaco Virna Facheris —. Era un tipo molto solare, e poi quando c’era da lavorare non si tirava mai indietro. Quando si è diffusa la notizia c’è gente che ha pianto, siamo tutti sconvolti».

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L’incidente La ruspa il cui braccio meccanico si è abbattuto sull’imprendito­re uccidendol­o

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