L’ATTIMO FUGGENTE
Il territorio è la chiave dell’innovazione. Sembra banale, ma non sempre è stato chiaro. Troppo a lungo si è parlato in consessi nazionali — prestigiosi ma anche un po’ ovattati — di come affrontare la sfida di quel cambiamento necessario che si può chiamare in tanti modi (impresa, accademia, ricerca, trasferimento tecnologico) ma che in ultima analisi riguarda il lavoro e la competitività. Oggi la visita del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al Kilometro Rosso di Bergamo in occasione del Festival Città Impresa, potrà essere l’occasione per cambiare il punto di vista, un po’ come faceva Robin Williams in quella memorabile scena de «L’attimo fuggente» in cui invitava i suoi allievi a salire sui tavoli per avere prospettive diverse. Il governo — alla fin fine — deve definire bene quali sono gli strumenti (i tolls) per stringere i bulloni delle priorità del Paese. E se dal punto di vista della manifattura non ci sono dubbi sulla priorità da dare all’Impresa 4.0 — formula un po’ esoterica che altro non significa che immettere in fabbrica l’efficienza dei software e dei robot collegati alla Rete — va anche detto che i bulloni non stretti ci sono. Lo ha riconosciuto anche il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, parlando dei competence center: se le imprese, come emerge dai dati sugli ordinativi, si stanno attrezzando, c’è da risolvere il tema delle nuove competenze, degli aggiornamenti sul 4.0 che (per fortuna) richiede ancora lavoro umano, nonostante le ansie. L’attimo è fuggente per definizione. Oggi ci sarà un’occasione per coglierlo.