«Fusioni solo se siamo protagonisti»
Fusione con altri aeroporti? Sì, a patto di non perdere terreno. Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Orio, pone dei paletti sui patti con altre società, da Sea in giù. Presentando la pubblicazione, prevista per oggi, dei piani sulle prospettive di sviluppo e sostenibilità, Sacbo precisa che continuerà a «impegnarsi nella ricerca di strategie di convergenza». Ma che «ogni ipotesi di aggregazione societaria dovrà consentire di continuare a essere protagonisti di un grande sviluppo aeroportuale sul territorio del Nord Italia e garantire la conservazione dei valori in termini di posizionamento e ricavi». Nel frattempo Sacbo proseguirà verso lo sviluppo, ma seguendo il piano di zonizzazione acustica. Il futuro del «Caravaggio» è racchiuso nel Piano di sviluppo aeroportuale, che mira a «un attento compromesso tra esigenze industriali, fabbisogni del bacino di traffico e compatibilità ambientale». Il Psa è stato presentato ai Comuni e approvato in linea tecnica da Enac. A questo proposito si conferma la disponibilità a sostenere la definizione del Piano di zonizzazione da parte della Commissione aeroportuale e del procedimento di Valutazione ambientale strategica. E sarà all’interno di questi strumenti che sarà allineato lo sviluppo dell’aeroporto.