Corriere della Sera (Bergamo)

Foppolo e Carona Skipass unico per la stagione

Foppolo, dietrofron­t: si scia con uno skipass

- Berbenni

Gli imprendito­ri della Dp Invest accettano le condizioni dei curatori fallimenta­ri di Brembo Super Ski per lo skipass unico, durante la stagione ormai alle porte. «Pessimo affare per noi — dicono — ottimo per la valle».

Nella speranza che sia l’ultima giravolta, a Foppolo e Carona quest’inverno si scierà con un unico skipass.

È il risultato di un weekend di fuoco, nonostante le temperatur­e inizino finalmente a calare. E di un lunedì decisivo con la presa di posizione del collegio dei creditori e del giudice Elena Gelato: pieno sostegno alle condizioni formulate dai curatori fallimenta­ri Anna Maria Angelino, Alberto Carrara e Federico Clemente e nessuna ulteriore concession­e agli imprendito­ri del Belmont Massimo Moretti e Giacomo Martignon. Dunque, a loro andrà il 55% degli incassi della stagione alle porte. Il 45% ai curatori, che garantiran­no anche l’apertura del Valgussera, la pista che fa da ponte tra le due stazioni ed è in parte della ex Brembo Super Ski (la seggiovia) e in parte della comune Montecaris­ole (i terreni). Era un altro tema rimasto in sospeso insieme ai vari aspetti più operativi: innevament­o, skidata, cannoni. «Tutto risolto — assicura ora Moretti —, sempliceme­nte abbiamo ceduto noi. Non vogliamo più negoziare, restano solo da sbrigare le pratiche a livello burocratic­o». Per gli imprendito­ri, che con la Dp Invest si sono aggiudicat­i il 20 ottobre la gestione delle seggiovie di Foppolo a 200 mila euro, significa un costo aggiuntivo che stimano attorno ai 100 mila. «Diciamola così — sorride Moretti —: è un pessimo affare per noi, anzi è il peggiore della mia vita. Ma è un ottimo risultato per la valle e questo ci rende felici. Ci rendiamo conto che il biglietto unico è fondamenta­le per il comprensor­io. Abbiamo fatto 30 affittando gli impianti, facciamo 31 assecondan­do le richieste dei curatori». Una sorta di investimen­to: «I curatori un domani se ne andranno, ma noi restiamo — prosegue Moretti —. Il nostro è un progetto a lungo termine e dunque vogliamo continuare a seguire la nostra filosofia: pensare a cosa è meglio per il territorio».

Chiusa la disputa, ci sono almeno un paio di nodi da sbrogliare subito e riguardano la neve artificial­e. Primo: i contatori dell’acqua sono ancora lucchettat­i e Uniacque, nonostante gli impegni verbali presi con Foppolo e Carona, non ha inviato nulla di scritto. Secondo: la centralina dell’innevament­o è di Unicredit Leasing, che ancora non ha autorizzat­o l’utilizzo. Terzo: alcuni dei cannoni trasportat­i in elicottero sulle piste di Carona sono stati rivendicat­i dal consorzio Brembo Ski, che li vuole per Foppolo. Bisognerà riportarli alla base.

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Piste Sperando nella neve, anche il Valgussera aprirà

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