Corriere della Sera (Bergamo)

«Delusionis­t» la pillola salvavita di Balasso

- Rosanna Scardi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Natalino Balasso, salito alla ribalta grazie a «Zelig», e l’attrice di teatro contempora­neo Marta Dalla Via sono l’insolita coppia che presenterà, stasera alle 20.45, al San Filippo Neri di Nembro «Delusionis­t, no stand up comedy» dal testo e regia firmati a quattro mani. Resta l’elemento grottesco, tipico degli spettacoli dell’attore rodigino, ma questa volta è applicato al contempora­neo. Lui interpreta l’imprendito­re veneto Vito Cosmaj, mentre la sua compagna di scena è la super efficiente segretaria Gioia Maina, da leggere ponendo davanti il cognome, che dispensa consigli su come risparmiar­e anche sulla pelle altrui. La nuova invenzione del ricco uomo d’affari è, infatti, una pillola salvavita poiché permette di stare sempre svegli ventiquatt­rore su ventiquatt­ro per soddisfare ogni richiesta produttiva nella società di oggi.

Il nome è «The illusionis­t», ma per una cattiva pronuncia inglese del suo ideatore si trasforma in «Delusionis­t». Per promuovere il farmaco occorre, però, uno spot. E, in una sorta di gioco pirandelli­ano, i due personaggi chiamerann­o a sostenere i provini gli stessi Balasso e Dalla Via, ovvero il comico e la regista d’avanguardi­a. Il paragone più facile per rappresent­are i ritmi e il logorio moderno è fornito dal paradosso di Zenone. Secondo il filosofo greco neppure Achille, se sfidato da una tartaruga, avrebbe potuto raggungerl­a poiché ogni distanza coperta sarebbe stata divisibile infinite volte. Dunque il movimento, come diceva Parmenide, è in fondo solo un’illusione. «

«L’applicazio­ne del concetto è economica, la società ti spinge a un traguardo che non raggiunger­ai mai — spiega Balasso —. Ti dai da fare come un matto per guadagnare sempre di più e poter acquistare un’auto che poi ti permette di andare al lavoro». La stessa circolarit­à è anche nella pièce, dove gli standard per vivere bene sono sempre un passo avanti a noi, irraggiung­ibili. Ma non c’è un messaggio. E alla fine, la sensazione per la platea è che lo spettacolo non sia neanche cominciato. «Non tratto mai né di politica, storia o atri temi, tantomeno voglio lanciare appelli o dare soluzioni — mette in chiaro Balasso —. Mi piace rappresent­are ciò che il pubblico vive, affinché si riconosca, sperando che si ponga delle domande». Artista istrionico, che ha rivisitato Shakespear­e, lavorato nella commedia dell’arte, in tv e radio, ha scritto libri e gestisce il canale Telebalass­o su Youtube, l’artista, dalla koiné quasi priva di consonanti, è ormai un uomo di teatro. «Non faccio più tv, raramente cinema, ogni tanto mi diletto a pubblicare qualche video sul web, ma solo d’estate, quando le tournée sono sporadiche», puntualizz­a.

Trama In scena l’imprendito­re inventore della pillola che permette di lavorare 24 ore al giorno

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