Blister archiviato Ma il progetto è bloccato al Tar
Il nodo del vincolo ambientale. Il Comune alla Provincia: va tolto
Il fascicolo per abuso d’ufficio legato al progetto «Blister» alla Geromina, Treviglio, è stato archiviato. Sotto indagine per la procedura della convenzione erano finiti l’allora sindaco di Treviglio Beppe Pezzoni, il suo vice Juri Imeri sindaco attuale e tre assessori. Ma lo stesso pm, dopo una consulenza, ha chiesto di chiudere il caso riconoscendo l’interesse pubblico dell’intervento. Ma il progetto rimane bloccato dal ricorso del Comune al Tar: il nodo è il vincolo ambientale del piano provinciale. Intanto, a via Tasso ha chiesto di toglierlo.
Chiusa la partita penale a sbarrare la strada alla maxi casa di riposo Blister di Treviglio rimane quella amministrativa con una causa al Tar. Nei giorni scorsi, il gip Lucia Graziosi ha accolto la richiesta del pm Giancarlo Mancusi di archiviare il fascicolo in cui dal 2015 erano indagati Giuseppe Pezzoni, ai tempi sindaco di Treviglio, il suo vice Juri Imeri, attuale sindaco, e gli assessori Basilio Mangano, Sabrina Vailati e Alessandro Nisoli. L’ipotesi di reato era abuso d’ufficio.
Il progetto di una maxi struttura socio sanitaria fu presentato nel 2012 dalla società Blister, creata dall’industriale dell’alluminio Olivo Foglieni e dalla famiglia Pozzi, patron di importanti boutique. L’obiettivo era realizzare su un’area di 43.000 metri quadrati alla frazione Geromina un complesso che racchiudesse casa di riposo, hospice, un centro diurno, strutture per disabili, 80 appartamenti protetti, una scuola per infermieri e una piastra commerciale. Proprio per le funzioni sociali l’amministrazione diede il suo appoggio. Contro l’intervento invece l’opposizione, ritenendo fuori luogo edifici alti 9 metri in una delle zone di maggior pregio ambientale della campagna trevigliese. Tre consiglieri comunali di centrosinistra presentarono un esposto alla Procura in cui sostenevano che c’era stato un trattamento di favore con un iter accelerato.
Inoltre, era stato ignorato il fatto che l’area risultasse protetta da un vincolo ambientale previsto nel Piano territoriale provinciale. Tra le criticità anche la possibilità che, ottenuto il via libera, il progetto cambiasse e al posto della casa di riposo si costruissero case e villette. Ce n’era abbastanza per convincere il pm ad avviare un’indagine. A ottobre fece La Finanza Nel settembre 2015 le Fiamme Gialle avevano acquisito i computer degli amministratori di Treviglio per controllare la procedura della convenzione «Blister» alla Geromina Iil pm aprì un fascicolo per abuso d’ufficio ipotizzando irregolarità nell’iter scalpore l’arrivo in municipio delle Fiamme gialle per acquisire i computer degli amministratori nel giorno in cui era previsto il Consiglio comunale davanti al quale il sindaco Pezzoni doveva riferire della sua finta laurea. La tensione salì alle stelle e la giornata finì con Pezzoni scortato dalla polizia. Già a marzo, dopo che il suo consulente aveva approfondito la convenzione tra Comune e Blister rilevando una clausola di garanzia che blocca le aree a funzioni socio sanitarie per 99 anni, il pm aveva proposto l’archiviazione mettendo in evidenza l’interesse pubblico del progetto.
Che rimane comunque bloccato. La causa è il voto del Consiglio provinciale che nel novembre 2016, mentre si discuteva del vincolo ambientale, su proposta di Forza Italia ne votò lo stralcio. Come ultimo atto del suo mandato Pezzoni decise di ricorrere al Tar ma l’udienza non è ancora stata fissata. Nell’attesa, il Comune si porta avanti. Ha formalizzato alla Provincia impegnata nella stesura del suo nuovo Piano la rimozione del vincolo ambientale.
Abuso d’ufficio Il pm aveva indagato l’allora sindaco Pezzoni, il suo vice Imeri e tre assessori