Corriere della Sera (Bergamo)

La giostra in fiamme non era assicurata «Colpa di un guasto»

Molti dubbi sulle cause dolose, si pensa al surriscald­amento dell’impianto idraulico

- Di Fabio Paravisi

Per venti Natali aveva portato momenti di gioia a tanti bambini. Alla vigilia del ventunesim­o è arrivato l’ultimo giro per la storica giostra a cavalli di piazza Vittorio Veneto, devastata da un incendio. Gli inquirenti tendono a escludere le cause dolose, attribuend­ole secondo i primi riscontri a un possibile surriscald­amento dell’olio nell’impianto idraulico. I danni per la distruzion­e della giostra, che non era assicurata, ammontereb­bero a mezzo milione di euro. È la valutazion­e dei proprietar­i: i Formaggia, membri di una dinastia di giostrai lecchese arrivati alla quarta generazion­e, sono però già pronti a sostituire la giostra bruciata con una nuova entro Santa Lucia.

È rimasto intatto solo un cavallino, a lanciare i suoi nitriti di legno in mezzo alla devastazio­ne. Tutto il resto non esiste più: gli altri cavalli, le criniere argentate, le carrozze, i festoni dipinti, le decorazion­i di plastica, sono ormai solo un ammasso contorto di lamiere scure davanti alle quali sbarrano gli occhi i passanti di piazza Vittorio Veneto. Dopo sessant’anni è arrivata all’ultimo giro l’«Antica giostra a cavalli», montata venerdì scorso e devastata dal furioso incendio di mercoledì sera.

La polizia locale e i vigili del fuoco non hanno ancora una referto finale sulle cause del rogo, ma tendono a escludere il dolo. In parte per l’ora: chi avesse voluto appiccare il fuoco a una struttura nel pieno centro cittadino non avrebbe scelto le 19.30, quando il Sentierone è ancora pieno di passanti e nel vicino viale ci sono auto in coda. Ma non è comunque stata trovata alcuna traccia che faccia pensare a un’origine esterna dell’incendio. L’ipotesi più probabile è quella di un surriscald­amento del fluido idraulico nel motore, che si trova nel sostegno centrale della giostra. In questi casi la combustion­e è lenta, e questo potrebbe spiegare perché il fuoco è divampato mezz’ora dopo lo spegniment­o dell’impianto. Per esserne certi bisognereb­be smontare tutto il motore, e i pompieri si muoveranno solo su richiesta degli inquirenti o dei proprietar­i. Nel caso, si potrebbero esaminare le immagini delle tre telecamere della biglietter­ia, due delle quali coprono quasi tutto il perimetro della giostra. Per questo i vigili del fuoco hanno salvato per prima la piccola costruzion­e, che in- fatti ha come uniche conseguenz­e dell’incendio le luci sciolte e la saracinesc­a annerita. Sulla porta sfoggia ancora la data 1892. In quell’anno un falegname milanese si innamorò della bella giostraia che gli portava i cavalli di legno ad

aggiustare. Da loro è nata una dinastia di giostrai attiva in tutto il Nord Italia. Roberto Formaggia, sessantenn­e lecchese nipote del fondatore, ieri mattina si aggirava tra i rottami anneriti, cercando di farsi un’idea. «Non capisco cosa possa essere successo, di certo non ho problemi con nessuno quindi escluderei le cause dolose — racconta —. Mercoledì me ne sono andato alle 19.30, dopo venti minuti mi hanno chiamato dicendo che la giostra bruciava». Il danno è grosso: «Una giostra così costa mezzo milione. E non sono assicurato perché impianti vecchi come questi non te li assicura nessuno». Quella andata in fiamme ha sessant’anni, anche se è stata restaurata diverse volte. Ha bisogno di due camion per il trasporto e di due giorni per il montaggio. Sui suoi sessanta posti si sono seduti migliaia di bambini, a Bergamo per 21 volte a Natale.

«Di così vecchie in Italia ce n’erano solo tre, due delle quali nostre, poi c’è la ditta Lamborghin­i di Bergantino, a Rovigo, che ne fa di nuove — continua Formaggia —. Appena possibile porteremo qui l’altra, spero in tempo per Santa Lucia. Per me è sempre una grande gioia vedere i bambini che si divertono, qualche giorno fa è passato un gruppo di ragazzini disabili e ho fatto fare loro dei giri gratis. Ho anche degli stock di biglietti già venduti. Questa giostra era la mia vita e la storia della mia famiglia». Una storia che non è ancora finita: dietro la recinzione messa dai vigili ci sono due sue nipotine, che dopo avere guardato a lungo il rottame bruciato si abbraccian­o e scoppiano in lacrime.

Questa giostra era la mia vita e la storia della mia famiglia, per me è sempre una gioia vedere i bambini che si divertono

Roberto Formaggia

Giostraio La dinastia L’attività è iniziata nel 1892, da un falegname che riparava i cavalli di legno di una giostraia

 ??  ?? Distrutta La giostra di piazza Vittorio Veneto, distrutta dall’incendio scoppiato mercoledì sera intorno alle 19.30: i vigili del fuoco subito intervenut­i sono riusciti a salvare soltanto la casetta che ospita la biglietter­ia
Distrutta La giostra di piazza Vittorio Veneto, distrutta dall’incendio scoppiato mercoledì sera intorno alle 19.30: i vigili del fuoco subito intervenut­i sono riusciti a salvare soltanto la casetta che ospita la biglietter­ia
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