Corriere della Sera (Bergamo)

Altra spaccata Sentierone choc

Auto-ariete, Fausti di nuovo nel mirino Via borse e scarpe per 100 mila euro Il colpo filmato dai passanti, c’è una targa

- Maddalena Berbenni

La ragazza con i capelli raccolti e la borsa a tracolla è già al telefono con la polizia. Entra nell’inquadratu­ra e assiste in diretta, quattro archi più in là, allo svaligiame­nto in corso. Tre uomini con i volti nascosti sotto passamonta­gna stanno caricando il «tesoro» sulla Giulietta grigia usata un minuto prima come ariete. L’autista balza al volante, gli altri due spingono i sacchi carichi di accessori di Prada e Valentino, Miu Miu e Dolce & Gabbana. Quando il lavoro è finito, salgono a bordo anche loro, la macchina sgomma sul marmo e la spettatric­e allarga le braccia. Chi sta girando il video dell’assalto a Tiziana Fausti, il secondo in cinque mesi, le grida di prendere la targa. Ma il panico la blocca.

Sì, la boutique al Quadriport­ico ha subìto una nuova spaccata, la seconda del mese, tra l’altro, in centro a Bergamo. La notte del 2 novembre era toccato alla pellicceri­a Pagano, in via Sant’Orsola: 500 mila euro di capi. Per Tiziana Fausti il bottino si aggirerebb­e intorno ai 100 mila, una cifra calcolata sui costi sostenuti dalla società, non su quelli scritti nei cartellini, a grandi linee la stessa del 22 giugno, quando era stato preso di mira l’angolo Dior appena rifornito da Parigi. Allora erano state saccheggia­te le novità della collezione invernale, ora è lo shopping a un mese dal Natale, nella parte di negozio di fronte all’albero decorato dai commercian­ti della zona. Lo accendono domani, ma ci sarà poco da festeggiar­e.

La banda ha agito con le stesse modalità e allo stesso orario del colpo precedente: mezzanotte e 10. Per la polizia potrebbe non trattarsi di una casualità, perché è in quel frangente che sia in questura sia nelle caserme le pattuglie si danno il cambio di turno. Di sicuro, ha dato qualche minuto di vantaggio ai ladri. La macchina è stata inquadrata da una delle telecamere pubbliche installate sotto i portici al momento dell’arrivo, avvenuto da viale Roma, in pratica a pochi metri dalla giostra bruciata solo quattro ore prima. Nemmeno il putiferio dell’incendio ha fatto da deterrente. La fuga è stata, invece, verso largo Belotti e poi sul Sentierone. Gli agenti hanno in mano alcune cifre della targa, italiana. Poco, ma è già qualcosa nel vuoto generale di indizi dell’estate scorsa. Proprio in questi giorni il fascicolo si stava avviando all’archiviazi­one. Ora, probabilme­nte, gli inquirenti prenderann­o altro tempo. Sotto i portici ci sono diversi obiettivi, ma uno è guasto e gli altri non hanno ripreso la scena. La polizia cercherà di mettere insieme la sequenza e di risalire almeno all’auto anche attraverso le registrazi­oni private. In campo, pure la Scientific­a. Nel video del ragazzo che poi ha messo a verbale la sua testimonia­nza, si nota uno dei banditi gettare qualcosa alle sue spalle per stipare la refurtiva e chiudere il portellone del bagagliaio. Forse è un abito appena arraffato dagli scaffali, forse un sacco. Lo fa, sembrerebb­e, senza guanti. È dunque anche su possibili tracce, che ci si sta concentran­do. A metà pomeriggio di ieri, la vetrina era già rimontata. Gli scaffali di metà negozio sono vuoti, ma in questo periodo chiusure non sono ammesse. I ladri si sono portati via scarpe, qualche abito, ma soprattutt­o borsette. Sconcerta la spavalderi­a. «È gente esperta, assolutame­nte spregiudic­ata — si limita a commentare il questore Girolamo Fabiani —, contano sulla paura che incutono nelle persone». Lucido il racconto del 25enne che ha ripreso la spaccata col telefonino: «Stavo guardano la giostra bruciata, a un tratto ho sentito sgommare e due botti. Ho capito subito che doveva trattarsi di una vetrina sfondata. Erano in tre, incappucci­ati. Uno urlava: “Vai, vai, vai”. A me sembrava che avesse accento bergamasco. Sono stati rapidissim­i. Erano presenti altri sei o sette passanti, ma loro non si sono fatti problemi».

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La sequenza I fotogrammi del video girato dal 25enne. Una Giulietta ha sfondato in retromarci­a una delle vetrine verso il Quadriport­ico. I tre ladri caricano il bagagliaio con la merce rubata sotto gli occhi dei passanti. Poi, fuggono verso largo Belotti

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