«Sul territorio con il furgone»
Le «primarie» al consigliere bergamasco con sette punti di vantaggio su De Rosa «Emozione incredibile, vinceremo insieme»
Dario Violi è il candidato governatore del M5S alla Lombardia. Il consigliere regionale è stato il più votato durante le «primarie» online. Per la campagna elettorale, vuole girare la Lombardia con un furgone.
Non era sicuro che ce l’avrebbe fatta, ogni votazione porta sempre con sé qualche incognita. Ma Dario Violi nelle ultime settimane era ottimista. Sapeva di poter contare sul supporto di tanti attivisti, qualcuno anche di peso. E ce l’ha fatta: ha vinto con 793 voti le «primarie» on line ed è il candidato governatore per la Lombardia del Movimento 5 Stelle. «È un’emozione incredibile — dice dal palco il consigliere regionale uscente, subito dopo la proclamazione, accanto al candidato premier Luigi Di Maio —. Vinceremo questa sfida insieme, con il lavoro di tutti, portavoce e attivisti». Diventano così due i bergamaschi candidati alla presidenza della Lombardia: in corsa, oltre a Violi, c’è il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, candidato del centrosinistra.
Le votazioni on line si sono svolte giovedì. Ma il «verdetto» è stato svelato — anche agli stessi candidati — soltanto ieri pomeriggio, ai Magazzini Generali di Milano, durante l’open day dedicato a Rousseau, la piattaforma del M5S che vuole dare a tutti la possibilità di partecipare in modo attivo alla politica, per esempio proponendo disegni di legge. Violi, che era uno dei favoriti, ha staccato di soli sette punti il secondo classificato, il deputato Massimo De Rosa. Si era intuito, nei giorni scorsi, che intorno al nome del parlamentare ci fosse consenso, ma anche qualche perplessità. Tanti non hanno dimenticato le parole offensive rivolte nell’aula di Montecitorio alle deputate del Pd. Violi, invece, non ha mai fatto un passo falso durante i quasi cinque anni da consigliere regionale. Mai una parola fuori posto, al punto da sembrare a volte un grillino «anomalo». Sul palco cita subito i suoi avversari. «Roberto Maroni in questi anni non ha fatto altro che portare avanti la politica di Formigoni, arresti compresi, mentre Gori — dice Violi — ha addirittura parlato di Formigoni come esempio di buona amministrazione. Noi siamo diversi. E mentre gli altri pensano solo alle alleanze e alle poltrone, noi parliamo dei problemi dei cittadini e li vogliamo risolvere».
Violi, che ha 32 anni, era il più giovane candidato grillino alla presidenza della Lombardia. Ed è stato sostenuto da tutto il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle. Da domani inizierà la campagna elettorale in giro per la regione. Con alcuni punti fermi: «Il lavoro e le imprese, l’ambiente, la sanità e l’attenzione ai territori periferici». L’idea di Violi è di spostarsi con un furgone per visitare le aziende della Lombardia. «Sto cercando il mezzo — dice —. Anche per scaramanzia, non mi ero ancora organizzato. In ogni caso non farò la campagna milionaria di Gori e Maroni, il mio budget sarà contenuto, credo che andrà dai 50 ai 100 mila euro».
Il terzo candidato più votato è il deputato Ferdinando Alberti, con 573 preferenze, e quarto il consigliere regionale Eugenio Casalino, con 489 voti: entrambi erano tra i favoriti insieme a Violi e a De Rosa. In totale hanno partecipato alla votazione 4.286 iscritti. «Sono contentissimo», dice il consigliere bergamasco. Nato a Lovere e cresciuto a Costa Volpino, da anni vive in città insieme alla moglie Laura e ai suoi due bambini, Gregorio, 3 anni, e Anna, 4 mesi. Laureato in Scienze politiche, è specializzato in Cooperazione internazionale. Nel 2009, per esempio, è stato a Buenos Aires con la Caritas Argentina, dove ha curato anche i rapporti con ministeri, associazioni e sindacati. Al Movimento 5 Stelle è arrivato nell’estate del 2011, e subito è diventato un punto di riferimento per gli attivisti bergamaschi. Eletto in Regione nel 2013, ha lavorato sui temi dell’economia e del lavoro e, nel ruolo di commissario alla Sanità, si è opposto al progetto di riforma sanitaria anche con la presentazione di 22 mila tra emendamenti e ordini del giorno. «Ha un tasso di presenza in Consiglio regionale pari al 98%
Gli altri pensano solo alle alleanze, noi parliamo dei problemi dei cittadini e li vogliamo risolvere Dario Violi
Gli avversari Secondo bergamasco in corsa per la Regione, sfiderà Maroni e il sindaco Gori
— fa sapere il gruppo regionale — e ha restituito 149.210 euro dell’indennità da consigliere regionale destinandoli al finanziamento di nuove imprese». In questi anni da consigliere ha difeso i presidi ospedalieri di provincia e ha portato in Regione i temi legati alla promozione della montagna. «La provincia e la montagna — dice — saranno punti fondamentali della mia campagna per questa sfida enorme».