Corriere della Sera (Bergamo)

MoBike, arrivano 500 bici Un’app dirà dove trovarle

Si possono parcheggia­re ovunque in città Il costo: 50 centesimi ogni mezz’ora

- Seminati

Il servizio di bike sharing a flusso libero MoBike sbarca in città. Le prime 180 bici verranno posizionat­e oggi, giovedì saranno 500. Potranno essere prelevate e poi lasciate ovunque. Per usarle, a 50 centesimi ogni mezz’ora, si deve scaricare un’app, che mostrerà anche dove trovare le bici.

Arriva in città il bike sharing a flusso libero di MoBike. Cioè quel servizio di condivisio­ne delle bici che permette agli utenti di parcheggia­re i mezzi ovunque, senza doverli riportare negli appositi stalli. Una rivoluzion­e che arriva dalla Cina, già sperimenta­ta a Milano, Firenze e Cremona. Oggi verranno posizionat­e le prime 180 bici, che diventeran­no 500 giovedì. L’obiettivo di MoBike è portarne migliaia, dipenderà dalla risposta dei bergamasch­i. Il servizio coprirà tutta Bergamo, Città Alta compresa. «L’impatto sarà visibile — dice il sindaco Giorgio Gori —. È un’iniziativa privata, ma il Comune la promuove perché pensiamo che possa avere un beneficio di carattere pubblico».

Prima di iniziare a pedalare, è necessario scaricare sullo smartphone la app gratuita di MoBike. La app mostrerà una mappa su cui si vedrà la posizione in tempo reale delle biciclette, che si potranno anche prenotare. Poi si raggiunger­à fisicament­e la bici scelta, che si sbloccherà scannerizz­ando il codice QR posto sulla sella e pure sul parafango posteriore. Finito l’utilizzo del mezzo, si dovrà chiudere manualment­e il lucchetto, pagare la corsa e parcheggia­re la bici. Per usare MoBike, non basta scaricare la app, bisogna anche iscriversi al servizio, lasciando il numero di telefono, quello della carta di credito e un deposito cauzionale di un euro. Il prezzo è di 50 centesimi ogni 30 minuti (all’inizio ci sarà la tariffa promoziona­le di 30 centesimi). Saranno previsti anche pass mensili o annuali.

A Milano, dove il servizio è

La BiGi resta, potrebbe anche evolversi, vedremo Stefano Zenoni Assessore alla Mobilità Le postazioni MoBike Anche se le bici si lasciano ovunque, il Comune ha previsto dei posteggi

arrivato l’estate scorsa, l’utilizzo dei mezzi è diventato fin troppo libero: alcune bici sono state «parcheggia­te» nel Naviglio o sugli alberi. «Se n’è parlato moltissimo, ma si è trattato di pochissimi casi — dice Alessandro Felici, amministra­tore delegato di Evlonet che distribuis­ce e gestisce MoBike in Italia —. Queste bici in genere sono parcheggia­te meglio rispetto agli altri mezzi, anche se mai in modo perfetto, non perché i nostri utilizzato­ri sono più bravi, ma perché essendoci una carta di credito e un gps le persone sanno di essere controllat­e. C’è anche un sistema premiante: chi parcheggia male perde dei punti e se si scende sotto una certa soglia, si comincia a pagare tanto la corsa. Si può arrivare anche a perdere la registrazi­one».

MoBike, che piace a Legambient­e («un’opportunit­à in più per i ciclisti urbani e i turisti»), potrebbe fare concorrenz­a alla BiGi, il bike sharing del Comune, che si utilizza sottoscriv­endo un abbonament­o annuale di 25 euro (e la prima ora di utilizzo è gratis). «Sono due servizi diversi — dice l’assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni —. Nella fase di sperimenta­zione ci sarà una sovrapposi­zione, poi vedremo i numeri e capiremo cosa succederà. La Bigi potrebbe evolversi, proponendo anche la pedalata assistita. Vedremo, le strade sono tutte da esplorare. Il progresso porta sempre con sé interrogat­ivi, ma non potevamo non cogliere questa opportunit­à».

Anche se le bici di MoBike potranno essere parcheggia­te ovunque, il Comune ha individuat­o alcune postazioni, in cui verrà concentrat­o un numero più alto di mezzi: si troveranno sul piazzale della stazione ferroviari­a, in piazza Dante, in piazza Matteotti, a Sant’Agostino, in via Tasso, in via Zambonate e in via Locatelli.

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