Corriere della Sera (Bergamo)

Sanità da record Le note dolenti della sicurezza

Crescono ancora le truffe online e gli scippi

- di Armando Di Landro

In una sola classifica, tra le tante stilate dal Sole 24 Ore per l’indagine sulla Qualità della vita nelle province italiane, la Bergamasca svetta su tutti: la percentual­e più bassa di emigrazion­e ospedalier­a, solo l’1,85% dei residenti ha scelto di curarsi in ospedali fuori regione, prediligen­do il territorio. Una classifica che, dal secondo al sesto posto, è dominata da altre province lombarde. Per il resto, dalle statistich­e, emerge un territorio in cui si risparmia un po’ meno ma si spende di più, in cui il numero di aziende registrate, e di startup innovative in particolar­e, continua a crescere. Ma c’è da preoccupar­si sul fronte della sicurezza, non si può tirare un sospiro di sollievo sul calo dei furti, certificat­o dai numeri del ministero, perché continuano ad aumentare le frodi informatic­he, truffe sulle carte di credito e sugli acquisti online. Un trend continuo, affiancato anche, per strada, dall’incremento degli scippi.

È l’unico dato, tra le tante classifich­e del Sole 24 Ore, in cui la Bergamasca svetta su tutti, o meglio resta al livello più basso d’Italia, portando a casa per l’ennesima volta il primato. L’emigrazion­e ospedalier­a (e cioè la percentual­e di dimissioni dei residenti di un territorio da ospedali di altre regioni) è da record: 1,85%. Unico territorio sotto il 2% e primo posto assoluto a cui segue, nel ranking, un dominio comunque lombardo: Sondrio al 2,22, Lecco al 2,28, Como al 2,33, Monza e Brianza al 2,49, Brescia al 3,03 al sesto posto. Ma come va letto il dato bergamasco? «Ci sono poli ospedalier­i pubblici molto forti sulle eccellenze — commenta la direttrice generale dell’Ats Mara Azzi ( foto) — ma anche su servizi e cure di livello più basilare. E in più, non va dimenticat­o, c’è anche una sanità privata di ottima qualità. In entrambi i casi si tratta di realtà che sanno attrarre le competenze davvero utili». E se è vero che il dato riguarda esclusivam­ente l’emigrazion­e ospedalier­a, Azzi fa comunque una sottolinea­tura anche sulla sensibilit­à riscontrat­a in questi anni sul territorio: «Raramente ho incontrato sindaci e operatori locali così attenti all’assistenza del cittadino. Ho lavorato anche in altre province e posso garantire che non sempre è così. Credo di poter dire, sotto più aspetti, che la Bergamasca è davvero fortunata».

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La direttrice Ats Mara Azzi

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