Più imprese e meno risparmi Resta l’allarme sulle truffe online
Sesto posto in Italia per nuove cittadinanze Banda larga ancora scarsa: il Sud fa meglio
I bergamaschi spendono più di un tempo, ma devono preoccuparsi degli strumenti che utilizzano per farlo, in particolare delle carte di credito e dei portali online. È l’indicazione che emerge, più marcata di altre, dalle statistiche del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, suddivise in più ambiti. Nel quadro complessivamente positivo di un territorio tranquillo, dove la popolazione non è poi così vecchia rispetto ad altre province d’Italia, e dove il tessuto economico ha saputo in parte cambiare pelle e curare le ferite della crisi, c’è infatti un dato negativo che continua a preoccupare. E non è affatto estemporaneo, perché il trend è negativo da un pezzo: nel giro di dodici mesi nella Bergamasca (l’elaborazione statistica è sempre sulle province, non sui singoli capoluoghi) le frodi informatiche sono passate da 231 ogni 100 mila abitanti a 278, con un peggioramento netto del 20%, che fa seguito a un trend negativo di circa il 30% registrato l’anno scorso.
Polizia postale
Truffe messe a segno al computer, quindi, che rischiano di fiaccare il desiderio — più marcato rispetto ad altri territori — di spendere meno contanti e utilizzare di più i sistemi elettronici. Un fronte sul quale la Bergamasca non è così attrezzata: sventata la chiusura, da parte del ministero, la sezione della polizia postale in via Matris Domini al momento è operativa con un solo ispettore, su almeno tre che potrebbero essercene. «Si è arrivati fino a 5, un tempo — specifica Daniele Bena, segretario regionale della Silp Cgil —. L’auspicio, così come per il personale in questura e al commissariato di Treviglio, è che l’organico venga incrementato». Già lo scorso anno, tra l’altro, il questore Girolamo Fabiano aveva messo in evidenza un incremento del 69% dei casi assoluti di frodi informatiche ai danni dei bergamaschi, invitando tutti a essere più attenti sull’utilizzo delle carte di credito. Anche su altri tipi di reato, non certo da scrivania, non c’è comunque tempo per tirare sospiri di sollievo: crescono gli scippi e i borseggi, da 156 ogni 100 mila abitanti a 159,8, e aumentano lievemente le rapine. Numeri che rischiano di oscurare il parametro positivo (finalmente) dei furti in abitazione, in calo da 496 a 452, e anche quello sui tempi della giustizia: il 17% di cause che durano oltre i tre anni rispetto al totale, contro il 19% dell’anno precedente.
Banche e turismo
Sul fronte sicurezza i bergamaschi possono quindi avere qualche preoccupazione in più di un tempo, mentre in altri campi i trend appaiono positivi. Calano i depositi in ban-
ca (da 23 mila a 18 mila euro circa), ma salgono i consumi per beni durevoli, così come il prodotto interno lordo pro capite, nonostante si tratti di una voce in cui la Bergamasca perde due posizioni (un dato relativo, che dipende anche dai risultati degli altri territori). Le nuove imprese registrate restano stabili, quindi le aziende aumentano, l’export cresce dell’1,1%, il tasso di disoccupati scende di poco, uno per cento, ma scende, e le startup innovative continuano ad aumentare: da 1,1 ogni mille aziende a 1,3. Il tutto in un quadro in cui un dato positivo arriva anche dal turismo: nonostante una perdita di posizioni in classifica la spesa di residenti stranieri sul territorio è passata da 190 a 230 euro procapite.
Servizi e popolazione
Il tessuto economico quindi sembra proiettato verso un’uscita dalla crisi, si dimostra dinamico, su un territorio in cui i servizi al cittadino non mancano. Stabile, ad esempio, con il 58° posto in Italia, la spesa sociale procapite per disabili, anziani, minori in difficoltà, con 35 euro. Mentre il gap è ancora troppo alto, rispetto ad altre province, sull’infrastruttura digitale per eccellenza, la banda larga: la Bergamasca sprofonda al 75° posto rispetto al 5° dell’anno scorso, con il 15,4% di popolazione coperta da un servizio a 30 megabit, forse anche a causa di un territorio montano ancora parecchio indietro con il cablaggio, non solo di fibra ottica. Mentre altri territori, soprattutto al Sud (Bari, Brindisi, Crotone, Cosenza e Napoli) procedono ad alta velocità. È una nota stonata per una provincia non così «anziana». L’indice di vecchiaia si ferma al 136,3% contro il 256% di Trieste, ultima in classifica. E soprattutto, la Bergamasca è sesta in Italia per le acquisizioni di cittadinanza da parte di giovani stranieri: 7,3 su 100, fanno meglio solo Treviso, Vicenza, Aosta, Belluno e Trento.