Corriere della Sera (Bergamo)

«Sentierone, sicurezza fai da te»

Tiziana Fausti (2 spaccate in 5 mesi) ingaggia i vigilantes e mette i «panettoni» davanti alle vetrine

- Paravisi

Ha fatto piazzare dodici panettoni di cemento sotto gli archi del Quadriport­ico, ne metterà altri e ha ingaggiato i vigilanti per sorvegliar­e i suoi negozi. «Dovevo farlo, dopo due spaccate in cinque mesi sto male, non dormo più – spiega Tiziana Fausti – ma servono altri interventi». L’immobiliar­e della Fiera, proprietar­ia degli immobili sul Sentierone, prepara delle sbarre da installare alle vetrine. Il vicesindac­o Sergio Gandi precisa: «Ci sono già i vigili e arriverann­o le guardie».

L'albero e le luci c’erano già, ora sul Quadriport­ico sono arrivati i panettoni. Di un tipo però poco natalizio e molto meno festoso: hanno un diametro di 40 centimetri per 45 di altezza e 90 chili di peso, tutto di cemento. Il loro nome è «dissuasori della sosta», ma sono stati piazzati per impedire gli assalti dei ladri. E in particolar­e alle vetrine di Tiziana Fausti, sfondate da auto-arieti due volte in cinque mesi. È stata proprio l’imprenditr­ice della moda a farne piazzare dodici nel mezzo delle arcate, sul lato del Quadriport­ico e su quello verso piazza Dante. Ma da oggi ne verranno sistemati degli altri sul lato di piazza Vittorio Veneto, a completare il recinto anti assalti. Resta ancora da verificare la possibilit­à di mettere qualcosa anche sul versante del Sentierone.

«Ho dovuto muovermi io per forza, visto che qui non mi ascolta nessuno e non si capisce in che situazione ci troviamo — spiega Fausti, proprietar­ia di 500 metri quadrati di negozi sul Sentierone con dodici vetrine —. Il Comune mi ha detto: faccia pure. E io mi sono mossa, con l’obiettivo di chiudere tutti gli accessi. Non so quanto resteranno i panettoni,

L’imprenditr­ice Da quando c’è stato l’ultimo furto sono sotto choc, non dormo più, sto male Ho dovuto muovermi per forza io, visto che qui non mi ascolta nessuno

ma è meglio che niente: un primo intervento per farci stare più tranquilli, poi vedremo. Ma io da quando c’è stato l’ultimo furto sono ancora sotto choc, non dormo più, sto male, sono angosciata». Un incubo che si trascina dal primo colpo del 22 giugno: «Per il quale peraltro l’assicurazi­one non mi ha ancora pagata, sto per farle scrivere dall’avvocato. Mi ero detta: hanno avuto la vita troppo facile, in pochi minuti hanno preso merce per 115 mila euro e sono scappati senza farsi prendere, stai a vedere che tornano. E infatti».

Nel frattempo si stanno studiando modi più decisivi di dissuadere i ladri. Ci sta pensando in questi giorni Francesco Perolari dell’Immobiliar­e della Fiera, proprietar­ia del complesso che sorge sul Sentierone. E che è stato colto di sorpresa dall’intervento di Tiziana Fausti: «Non ne sapevo niente, e non so quanto quei panettoni possano veramente dissuadere dei malviventi profession­isti. Ma per carità, siamo in una situazione di emergenza e quindi posso capire che si decida di muoversi in qualche modo».

Perolari sta mettendo a punto un intervento risolutivo: «Le saracinesc­he sono inutili, come abbiamo visto in passato dopo l’assalto alla gioielleri­a Curnis: i ladri le agganciano alle auto e le strappano via facilmente. L’unico modo per impedire di usare le vetture per sfondare le vetrine è quello di piazzare delle sbarre alla base. Ne ho già esaminati alcuni modelli, sono a sezione quadrata di 6 centimetri per 6, e possono essere di ferro pieno o riempite di cemento. Ho anche già fatto realizzare dei fotomontag­gi per capire come starebbero davanti alle vetrine e l’effetto non è brutto. Se tutto va bene e ci danno i permessi per intervenir­e potremmo piazzare le sbarre alla base di tutte le vetrine del complesso entro Natale. Lo faccio a mie spese anche se non toccherebb­e a me farlo, ma ormai la questione è troppo importante e bisogna fare qualcosa e farlo in fretta».

Nel senso che si spera di procedere senza intoppi da parte della burocrazia. «Dovrebbe bastare il via libera della commission­e Paesaggist­ica — ipotizza Perolari —. Ovvio

che prima di muoverci dobbiamo avere tutti i permessi e quindi cercheremo di metterci attorno a un tavolo per discuterne. Ma di fronte a un problema di sicurezza come quello che si è creato, la situazione ormai è molto difficile e non voglio pensare che qualcuno si possa opporre a un intervento tutto sommato semplice e non invasivo».

Tiziana Fausti ha un’altra idea: «Secondo me l’unico modo per risolvere il problema della sicurezza sul Sentierone è la creazione di ronde notturne. Per il momento sono attive da una settimana e le sto pagando io. La notte dell’ultimo furto non potevo lasciare il negozio con le vetrine in quelle condizioni e ho chiamato delle guardie giurate per sorvegliar­lo. E poi ho deciso di mantenere il servizio di sorveglian­za a mie spese. Ma con tutte le tasse che pago vorrei avere più tutela».

«Da qualche giorno in zona ci sono pattuglie della polizia locale dalle 19, e da gennaio in centro gireranno anche delle guardie giurate pagate dal Comune — puntualizz­a l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi —. Quella dei panettoni è un’iniziativa autonoma della signora Fausti, ma è provvisori­a: troveremo altri modi per rendere sicuri i negozi e assicurare la fruizione del Sentierone da parte dei cittadini».

Il vicesindac­o Gandi «I panettoni sono provvisori: troveremo altri modi per rendere sicuro il centro»

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 ??  ?? Dissuasori I primi dodici panettoni di cemento fatti sistemare ieri da Tiziana Fausti a protezione dei suoi negozi sul Sentierone dopo avere subito due spaccate in cinque mesi
Dissuasori I primi dodici panettoni di cemento fatti sistemare ieri da Tiziana Fausti a protezione dei suoi negozi sul Sentierone dopo avere subito due spaccate in cinque mesi
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