Amore litigarello? Corso per nozze civili
Come gestire conti di famiglia (e suocere). L’iniziativa preannunciata ai parroci
Non solo per le nozze in chiesa. Ora il corso prematrimoniale potrebbe diventare anche un percorso (facoltativo) per chi sceglie il rito civile. Una serie d’incontri con alcuni consigli pratici. Per capire come gestire i conflitti con la suocera o per imparare a «litigare bene». L’idea è nata dal gruppo Fare Famiglia della Consulta delle politiche familiari del Comune di Bergamo e si concretizzerà nei prossimi mesi.
Finora il corso prematrimoniale era un passaggio obbligato prima delle nozze in chiesa. Ora potrebbe diventare anche un percorso — in questo caso facoltativo (e gratuito) — per chi sceglie il matrimonio civile. Una serie d’incontri per prepararsi a una vita a due. Con alcuni consigli pratici. Per capire come gestire i conflitti con la famiglia d’origine (con la suocera, per esempio) o per scegliere con consapevolezza la comunione oppure la separazione dei beni o ancora per imparare a «litigare bene». L’idea del corso — nata dal gruppo Fare Famiglia della Consulta delle politiche familiari del Comune di Bergamo — si concretizzerà nei prossimi mesi, con sette incontri rivolti alle coppie che risiedono in città e chiedono le pubblicazioni per il matrimonio civile tra il 29 novembre e il 12 gennaio e anche per chi si è sposato nel 2017.
Non sarà un corso di formazione, ma di informazione. «Non vogliamo insegnare
niente a nessuno — dice Regina Florio, referente del gruppo Fare Famiglia — ma solo dare strumenti utili». Senza essere noiosi. Il mediatore e consulente familiare Marco Scarmagnani parlerà del mito dell’amore romantico che dura in eterno. «Spiegherà che l’amore evolve e cambia — dice la Florio —. Lo dirà con leggerezza, ma senza essere sciocchi. Il corso prova anche a dare strumenti perché le coppie durino: oggi abbiamo costi sociali
drammatici per le separazioni». Un incontro — che sarà organizzato a febbraio in Fiera durante Bergamo Sposi — sarà tenuto da Sabrina Toscani, professione organizer. «Farà quasi uno show — dice Regina Florio —: insegnerà ai mariti anche a piegare i vestiti e a fare il cambio degli armadi». Si parlerà poi di budget familiare, con l’aiuto di Ubi Banca: come organizzarsi e come non litigare sulle spese. E con l’Associazione giovani avvocati si approfondiranno i temi legali connessi al matrimonio.
Il corso è aperto agli sposi, non a chi si unisce civilmente. «Ne faremo altri, anche per le unioni civili — dice l’assessore Loredana Poli —. Questa è una prima sperimentazione, vedremo quale sarà la risposta delle coppie. Prima di annunciare l’iniziativa, ho voluto spiegarla ai parroci della città». Nel 2016 a Bergamo ci sono stati più matrimoni civili che religiosi: 235 contro 177. E la tendenza è confermata anche per il 2017: finora ci sono stati 217 riti civili e 180 religiosi. «Quest’iniziativa — spiega l’assessore Giacomo Angeloni — mostra l’impegno dell’amministrazione affinché i cittadini facciano scelte consapevoli». Durante un incontro, il protagonista sarà il consultorio Scarpellini: alle coppie verrà spiegato cos’è il consultorio e quali servizi può offrire. Durante un’altra serata si spiegherà l’opportunità della banca del tempo e dei gruppi di acquisto solidali. Ci sarà poi spazio per una lezione di cucina affettuosa, con consigli su come dividersi i compiti quando si è in due davanti ai fornelli.
I temi Cucina «affettuosa» e organizzazione della casa: se ne parlerà al corso