Corriere della Sera (Bergamo)

Altro boicottagg­io contro Brembo Ski

I curatori da Mapelli: lucchetti all’innevament­o. Risolta la disputa sull’acqua

- Berbenni

Nuovo capitolo sospetto, a Foppolo, ai danni di Brembo Super Ski, la società fallita che gestisce una serie di impianti in esercizio provvisori­o. Martedì sera, con il buio, due curatori fallimenta­ri (su tre) hanno effettuato un sopralluog­o sul Montebello, insieme al direttore Vittorio Salusso, e hanno scoperto che qualcuno aveva bloccato un pozzetto da cui dipende la rete dell’innevament­o, con tanto di lucchetto e asportando anche una manopola. Un episodio seguito ad altri presunti atti vandalici delle ultime settimane. I curatori, ieri, ne hanno parlato al procurator­e Walter Mapelli. A tutela degli impianti potrebbero arrivare le guardie giurate. E intanto, finalmente, c’è l’accordo con Uniacque sull’innevament­o a Foppolo e Carona.

Sperando che anche il cielo faccia la sua parte (non solo meteorolog­icamente parlando), a Foppolo e Carona da ieri i cannoni per la neve artificial­e hanno iniziato a funzionare con il benestare di Uniacque. Significa che, a meno di scherzi del termometro, l’obiettivo dello sci per l’Immacolata sarà rispettato e che nei nove giorni che restano bisognerà mettere ogni sforzo nelle piste, negli impianti, nei preparativ­i. E nei sorrisi. Per la serie: lasciamoci alle spalle le liti e proviamo a partire come Dio comanda. Certo, per arrivare a questo punto, la salita è stata bella impegnativ­a e per capire il clima basta un fatto: dopo i presunti danneggiam­enti denunciati da un mese a questa parte, i curatori della Brembo Super Ski in fallimento, Anna Maria Angelino, Alberto Carrara e Federico Clemente pensano a un servizio di vigilanza sulle piste.

L’ultimo capitolo della saga ha visto, in particolar­e, Carrara e Clemente sul Montebello, martedì sera, col buio, in jeep con catene, per scoprire di persona che qualcuno aveva bloccato il pozzetto da cui dipende la rete dell’innevament­o, mettendo un lucchetto e asportando la manopola che serve ad aprire le condotte. Era già capitato tra lunedì e martedì che la fornitura dell’acqua presa dal lago Moro venisse interrotta con la chiusura del rubinetto. Il direttore Vittorio Salusso, confermato dal tribunale per la gestione delle seggiovie della Brembo Ski (Bss), aveva iniziato quella notte i primi test per verificare che l’impianto funzionass­e. Per la cronaca: è stata individuat­a una perdita sulla pista Conca Nevosa. Andrà riparata il prima possibile visto che è da lì che si parte a sparare, oltre che sul Montebello. Se a Foppolo sono convinti che il pozzetto in questione sia del Comune, perché si tratta della valvola che devia l’acqua anche nelle tubature del paese, secondo i curatori i lucchetti erano su beni nella loro disponibil­ità. Li hanno asportati e altre sorprese, da qui in avanti, non dovrebbero presentars­i. Se non altro perché adesso sembra chiaro a chi fa capo l’acqua.

Anche qui, faccenda che poteva filare liscia ma che si è complicata strada facendo. Sulla base di una delibera del Comune di Foppolo, la Dp Invest, la società degli imprendito­ri Giacomo Martignon e Massimo Moretti, sosteneva, avendo vinto il bando per la gestione delle seggiovie Quarta Baita e Montebello, di averne la concession­e. «È esclusivam­ente di Uniacque — afferma invece Paolo Franco, presidente della società del servizio idrico —. Abbiamo proposto e già firmato sia con i curatori sia con la Dp Invest due convenzion­i che garantiran­no l’acqua a entrambi. Non era dovuto, ma ci teniamo a confermare il nostro impegno per la montagna. Ricordo che solo in Val Brembana abbiamo investito 30 milioni». L’accordo prevede che per i prossimi cinque mesi, con un prezzo calmierato (circa 10 mila euro a testa) perché non si tratta di acqua potabile, il comprensor­io possa utilizzare il «troppo pieno» per la neve artificial­e. L’anno prossimo se ne riparlerà coi Comuni, a cui ieri mattina Franco ha illustrato la situazione in una riunione con i sindaci Giancarlo Pedretti (Carona) e Giuseppe Berera (Foppolo). Presenti anche Carrara e Angelino arrivati direttamen­te dalla Procura. Hanno incontrato il procurator­e Walter Mapelli sulla cui scrivania è arrivata la loro ultima relazione per il tribunale. Poche pagine per riferire sui danneggiam­enti e sulle difficoltà nell’avviare la stagione. Mentre tutto tace sull’inchiesta per l’incendio doloso e il bando sospetto (sei indagati tra cui Berera e il sindaco di Valleve Santo Cattaneo), Mapelli commenta così i fatti più recenti: «Ne prendiamo atto e siamo seriamente preoccupat­i. Faremo quanto è possibile».

Neve artificial­e Brembo Super Ski e Dp Invest pagheranno Uniacque per il rifornimen­to

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La partenza Foppolo e Carona inaugurera­nno la stagione sciistica all’Immacolata. I prezzi dello skipass unico sono stati concordati nei giorni scorsi

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