Corriere della Sera (Bergamo)

Case, effetto Unesco Raddoppiat­e le vendite

I dati del Listino degli immobili di Ascom: leggera ripresa del mercato

- Di Gisella Laterza

In Città Alta le vendite sono raddoppiat­e, soprattutt­o tra gli immobili di pregio. E gli esperti parlano già di effetto Unesco. Il dato è contenuto nel Listino degli immobili di Bergamo e provincia, curato dai mediatori immobiliar­i di Fimaa-Ascom. Il mercato delle case registra una leggera ripresa. Mercato in stallo o in calo invece per negozi e uffici.

Aumentano le compravend­ite, e in generale si registra una «leggera ripresa» nel mercato, come rileva il direttore di Ascom Bergamo Confcommer­cio Oscar Fusini. È quanto emerge dal Listino degli immobili di Bergamo e provincia aggiornato a settembre 2017, curato dai mediatori immobiliar­i di Fimaa-Ascom e distribuit­o in edicola.

Le transazion­i immobiliar­i residenzia­li aumentano in media del 19%, grazie anche ai tassi dei mutui, mai stati così bassi. Alcune zone registrano un’impennata. «Sono cresciute del 132% le compravend­ite attorno al nuovo ospedale e al Villaggio degli Sposi — dice il presidente provincial­e della Federazion­e italiana mediatori e agenti d’affari Oscar Caironi —. In Città Alta le vendite sono raddoppiat­e, soprattutt­o tra gli immobili di pregio. Si tratta di investimen­ti a scopo turistico, grazie anche al lancio dato dalla proclamazi­one delle Mura a sito Unesco, ma anche dei bergamasch­i che tornano nel borgo storico per viverci». In città le compravend­ite aumentano del 65%, confermand­o il trend positivo di quartieri come Conca Fiorita, la zona attorno allo stadio e Valtesse.

In provincia «l’effetto Christo» si fa sentire. «Sempre più stranieri — continua Caironi —, si trasferisc­ono sul lago, a Sarnico, Lovere e Riva di Solto. Scelgono queste aree inglesi, olandesi, tedeschi e scandinavi». Segno positivo (+30%) anche per l’alta Valle Seriana, in particolar­e Castione della Presolana, e per i paesi attorno alla città. «Stezzano cresce del 60% — sintetizza il vicepresid­ente provincial­e di Fimaa Carlo Baretti —, Ponte San Pietro del 67%».

Ma quale casa? Sempre più bergamasch­i (40% delle compravend­ite) la vogliono grande, dai 100 ai 125 metri quadri, e ad alta classifica­zione energetica. I prezzi nell’ultimo anno sono in leggero rialzo (nell’ordine dello zero virgola) per gli appartamen­ti nuovi, ma restano drammatica­mente in calo quelli da ristruttur­are: in periferia il prezzo medio è calato dal 2008 a quest’anno del 32,68%.

Mercato in stallo o in calo per quanto riguarda negozi e uffici. Il prezzo dei primi scende del 2,2% e dei secondi dell’1,2% in città e del 2,8% in provincia. Per quanto riguarda gli affitti, in media si paga dai 500 ai 650 euro al mese per un mono/bilocale arredato in centro, 700 in Città Alta e centraliss­imo. In provincia si scende tra 400 e 550. «Il problema — commenta il direttore di Appe Confediliz­ia Bergamo Antonello Pagani — è legato all’ipertassaz­ione, triplicata dal 2011 a oggi».

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