Curia-Nembrini: sfratto congelato
Assegno da 100 mila euro per l’immobiliare Adriana, partita rimandata al 19 dicembre. Si cerca un accordo
Arriva un assegno, sospeso lo sfratto per la Fondazione «Et Labora».
Sfratto sospeso in via Casalino e riapertura del tavolo tra avvocati con l’obiettivo di chiudere, prima di Natale, un accordo transattivo che sani e saldi tutte le reciproche pendenze. Si è conclusa così la concitata giornata che ha visto giungere nel pomeriggio di ieri, all’indirizzo della Fondazione «Et Labora», l’ufficiale giudiziario accompagnato da Mario Campana, direttore di Alex Servizi, e dall’avvocato Angelo Galdini, questi ultimi in rappresentanza di Adriana: l’immobiliare della Curia dove sono confluiti immobili «non istituzionali», infatti, risulta creditrice nei confronti di alcune realtà di Ikaros (società attiva nei servizi educativi), compresa «Et Labora», di canoni d’affitto per circa 500 mila euro. Ma, a sua volta, Ikaros rivendica inadempienze di varia natura, per oltre due milioni di euro, nei confronti della Diocesi di cui è affittuaria in diversi immobili a Bergamo ma anche a Roma. Tra questi anche la sede di «Et Labora», che gestisce l’omonima cooperativa e si occupa di percorsi di inserimento lavorativo per persone disagiate.
Assistito dall’avvocato Pal Farkas, il presidente della Fondazione «Et Labora», Stefano Locatelli, aveva disponibilità di un assegno circolare di 100 mila euro a saldo completo delle morosità di via Casalino. Assegno che è stato consegnato ieri ai rappresentanti della Curia a mò di garanzia su tutta la partita debitoria, dopo che i legali di parte si sono accordati sul proseguimento dell’annosa trattativa che, avviatasi ieri, continuerà nei prossimi giorni. «Siamo fiduciosi che la controversia si possa chiudere ben prima del 19 dicembre, giorno al quale è stato rinviato lo sfratto — commenta Locatelli —. Quello che conta è che si abbandonino personalismi e si continui ad operare per il bene di quanti si rivolgono a noi. Ci interessa questo, poter continuare ad operare a favore di chi è in difficoltà», conclude il presidente della Fondazione che nel 2017 ha accompagnato nel reinserimento lavorativo oltre un migliaio di disoccupati tra città e provincia. Non è stato possibile chiedere un intervento dell’avvocato Galdini, in rappresentanza della Diocesi e di Adriana: inutili i tentativi di mettersi in contatto.