Corriere della Sera (Bergamo)

Corsa al sesto posto La Samp rallenta e l’Atalanta spera

Nonostante il cammino lento in trasferta, il sesto posto della Samp che vale l’Europa è distante solo sei punti

- Magri

Il gap con il sesto posto, l’ultimo valido per l’Europa, era arrivato a dieci punti. Lontanissi­mo. Nelle ultime due partite l’Atalanta di Gomez (foto) ha ridotto la distanza a sei lunghezze.

Eppur si muove. Nonostante il tentativo di «abiura» in trasferta. Perché l’Atalanta galileiana di Gasperini procede anche in campionato. E pazienza se lontano da Bergamo non abbia mai inserito la terza marcia (zero vittorie e tre punti figli di altrettant­i pareggi, l’ultimo sabato sera con il Torino) al contrario della velocità di crociera in casa (cinque successi, due pareggi, una sconfitta) che la rende tra le più performant­i in Serie A. Il mix è un ballo singhiozza­nte che, comunque, tiene viva la speranza di acchiappar­e il sesto posto — attualment­e occupato dalla Sampdoria — l’ultimo utile per ritornare sul continente l’anno prossimo. Al netto della vittoria in Europa League (in quel caso sarebbe qualificat­a d’ufficio in Champions...) e della Coppa Italia. Speranza nutrita soprattutt­o dalla Samp anche se, ultimament­e, sta perdendo colpi. I doriani (che hanno una gara in meno, devono recuperare la sfida con la Roma), infatti, sono reduci da due sconfitte, contro Bologna e Lazio.

A poco più di un terzo del campionato, la classifica è spezzata in tre tronconi. Nel primo, che va dalla capolista Inter (39 punti) alla Lazio (32) ci sono le pretendent­i per Scudetto e Champions. Nell’ultimo, dal Cagliari (16) al Benevento (1), si raccolgono le otto squadre che mirano esclusivam­ente a salvarsi. Nel secondo raggruppam­ento, che comincia con la Samp (26) e termina con Atalanta, Chievo e Torino (20), ci sono le formazioni che ambiscono all’Europa League. Un mini torneo formato da sette club (nerazzurri compresi) nel quale il team di Bergamo dovrà concentrar­e la sua corsa. Gli scontri diretti qui varranno doppio. Così come le vittorie. Meno, molto meno, l’altro risultato «utile»: il pareggio. Score che sembra stare molto a cuore ai nerazzurri. Nell’anno solare 2017 l’Atalanta è la quarta squadra nei massimi campionati continenta­li ad aver ottenuto più pareggi, 12. Meglio (o peggio) di lei ci sono Tolosa e Rennes (13) e Torino (18).

La Serie A, però, per qualche giorno, finirà nel dimenticat­oio. Dopodomani i bergamasch­i si giocano il primo posto nel girone di Europa League ospitando a Reggio Emilia il Lione, appaiato in classifica a 11 punti. Agli uomini di Gasperini basterà un pareggio per garantirsi la leadership del gruppo e, quindi, una posizione di vantaggio ai sorteggi. Almeno sulla carta. Perché chi finirà in prima fascia potrà essere abbinata alle seconde classifica­te di Europa League e alle quattro peggiori terze dei gironi di Champions. Con i francesi un solo grande dubbio. Il Papu Gomez, colpito duro a Torino alla coscia, nonostante le condizioni migliorino, rimane in dubbio.

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Gioia Josip Ilicic e Andrea Petagna, rispettiva­mente goleador e assist man, esultano dopo la rete che ha permesso all’Atalanta di pareggiare con il Torino e recuperare un punto dal sesto posto occupato dalla Sampdoria

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