Corriere della Sera (Bergamo)

Il raduno dei cani da pastore da tutto il mondo

Dal «Pumi» ungherese al «Kangal» turco: geografia della difesa delle greggi dai lupi

- Giovanna Maria Fagnani

Tornano i pastori e le loro greggi sulle montagne lombarde. Secondo la Coldiretti sono 2 mila in più rispetto agli ultimi anni, mentre il numero di pecore allevate in Italia nel 2016 è salito a 7,2 milioni, con 200 mila esemplari in più. Questa crescita della pastorizia, dovuta in larga parte al boom sul mercato italiano di formaggi e latte di capra, porta con sé anche l’arrivo, nei pascoli, delle tante razze di cani che da secoli aiutano l’uomo a guidare il gregge e a difenderlo dai predatori. Una necessità resa sempre più attuale dal ritorno del nemico numero uno delle greggi: il lupo, avvistato a Magenta, nel parco del Ticino e nel Cremonese.

L’occasione per ammirare e vedere anche all’opera nelle dimostrazi­oni alcune razze di cani da pastore molto rare è la manifestaz­ione “PAN - Pastorizia, Arte, Storia e Natura”, in programma sabato 9 e domenica 10 dicembre, alle Casematte di Pizzighett­one (Cremona).

Alle 21 di sabato 9 si terrà un incontro pubblico «Predatori e relative problemati­che e interventi» al quale partecipan­o Duccio Berzi dell’Associazio­ne Canislupus Italia onlus, Valter Grossi, responsabi­le del Gruppo Lavoro del Circolo Italiano Maremmano Abruzzese; Tino Ziliani, presidente dell’Associazio­ne pastori lombardi.

L’ingresso è libero (ma senza cani al seguito, per tutelare il bestiame). Tra queste razze, il Lapinkoira finlandese, che conduce le mandrie di renne, il Pastore del Caucaso e quello delle Shetland, l’Australian Kelpie e il Cattle Dog, Lupino del Gigante, il Dogo Sardo. Accanto a loro ci saranno i cani italiani, come il Pastore della Sila. «È una razza che esiste da 3 mila anni come il Pastore del Caucaso e quello dell’Asia Centrale (ma aborigeni a pelo corto, rarissimi da vedere, snello e atletico da lavoro, non da show), Kangal turco, perché la pastorizia include il cammello, le rene, bovini, maiali, cavalli, persino le oche soprattutt­o in Asia, branchi anche da 2 mila capi.

I cani da pastore non sono necessaria­mente cani atletici o da portare in passerella. Nella cerchia muraria di Pizzighett­one, nel fossato delle Casematte, domenica mattina questi esemplari si esibiranno in dimostrazi­oni di lavoro di conduzione di pecore, capre e altri animali. Si potranno ammirare il Mastino del Tibet, la Laika della Siberia Occidental­e, il Pumi ungherese, il Pastore delle Shetland, il Ciobnesc Românesc Carpatin della Romania, il Dogo Sardo, l‘Australian Kelpie, Australian Cattle Dog e tanti altri, affiancati a quelli validissim­i ma più comuni come i Maremmano Abruzzesi, Border Collie, pastori Bergamasch­i che fanno sia conduzione che protezione e Pastori della Sila (esiste da 3 mila anni, capace di arrampicar­si sugli alberi per vedere più lontano ed è un istinto innato). Partecipan­o la Società Amatori del Cane da Pastore Bergamasco e dell’Associazio­ne cani da lavoro su bestiame.

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