Commercialista agli arresti
Per un giro di fatture false da cinquanta milioni.
Società avviate e poi spinte al fallimento, fatture false e un giro di presunti affari illeciti che, secondo l’accusa, si spingeva anche all’estero. Gli uomini della guardia di finanza di Brescia lo hanno calcolato intorno ai cinquanta milioni di euro.
C’è anche il commercialista Giovanni Lazzari, 57 anni, casa a Riva di Solto e due studi, uno a Costa Volpino, l’altro a Brescia, tra le persone arrestate su ordine del tribunale di Brescia, in un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Sandro Raimondi. Nei prossimi giorni comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia, assistito dall’avvocato Mauro Moretti.
Per ora le fiamme gialle non svelano i dettagli dell’indagine avviata qualche mese fa e che ha portato all’esecuzione di cinque fermi martedì: oltre a Lazzari, risultano coinvolti quattro imprenditori della provincia di Brescia. Le loro aziende operano nel settore metallico e della plastica. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, con la complicità del commercialista, avrebbero creato un giro enorme di fatture false e società cartiera, anche all’estero, per beffare il Fisco e arricchirsi. Il ruolo del professionista sarebbe ritenuto dagli inquirenti centrale: avrebbe fornito agli imprenditori la consulenza necessaria per organizzare il sistema illecito. In queste ore sono in corso ulteriori attività per individuare beni e conti correnti da sottoporre a sequestro preventivo per un valore complessivo di circa cinquanta milioni di euro.