Corriere della Sera (Bergamo)

I plinti anti attentato colorati di azzurro «A inizio anno quelli definitivi»

Le barriere anti attentati di nuovo nella bufera, Gandi: tema serio

- Di Maddalena Berbenni

Entro la prima parte dell’anno dovrebbero arrivare quelle definitive, da sottoporre alla Sovrintend­enza. Intanto, le barriere anti attentato in centro continuano a suscitare polemiche. Ieri l’arancione è stato sostituito da un azzurro neutro (foto Diffidenti) ma il consiglier­e di Forza Italia Stefano Benigni ha fatto notare che la vernice ha sporcato la piazza. «Stiamo facendo il possibile — replica il vicesindac­o Gandi —, i plinti noleggiati sono provvisori, stiamo studiando soluzioni più adeguate».

Incontri da organizzar­e, mappe da studiare, nuove direttive da interpreta­re, soldi da recuperare. E alla fin della fiera la sorpresa di svegliarsi con il centro tempestato di barriere arancioni. Cemento e bomboletta, neanche il Sentierone fosse un cantiere autostrada­le. Sulle barriere anti attentati, a Palazzo Frizzoni, sono stati giorni di fuoco e da ieri mattina è arrivato l’atteso cambio di look: plinti e new jersey posizionat­i per le feste nei punti ritenuti sensibili del centro, da via Sant’Orsola a via XX Settembre, da via Tasso e piazza Vittorio Veneto, sono stati ridipinti di un azzurro neutro.

All’opposizion­e, comunque, non è bastato: «Uno scempio assurdo — tuona il consiglier­e di Forza Italia Stefano Benigni —. Dopo le polemiche per le barriere arancioni il Comune ha optato per un repentino cambio di colore, che ha rovinato parte della pavimentaz­ione del Centro Piacentini­ano. Ora mi auguro si possa pulire al più presto perché sarebbe un disastro senza senso». Scontato il «like» del sindaco di Lenna Jonathan Lobati, stesso partito, che martedì aveva proposto di usare il marmo della sua Val Brembana.

Comprensib­ilmente «nero» per la piega presa dalla vicenda il vicesindac­o e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi non vuole sentire parlare di nuance. «Il Comune ha alcuni plinti suoi (quelli decorati donati dai commercian­ti, ndr). Per Natale, in particolar­e per le bancarelle di Santa Lucia e Capodanno, ne abbiamo noleggiati altri. Non potevamo sapere che l’operatore (Zambelli, lo stesso dei carro attrezzi, ndr) avrebbe utilizzato plinti e new jersey di quel colore e con il suo nome. Appena possibile, li abbiamo fatti cambiare». E finite le feste spariranno: «Stiamo studiando una soluzione definitiva da sottoporre anche alla Sovrintend­enza — aggiunge Gandi —. In alcuni punti già individuat­i le barriere resteranno stabilment­e, in altri saranno installate in base alle necessità. Contiamo di essere pronti a inizio anno». Quanto alle polemiche: «Qualcuno fa dell’ironia, ma il tema è serio, riguarda la sicurezza dei cittadini. Dopo i fatti di Torino (a giugno, 1500 feriti per il panico in piazza, ndr) il ministero ci ha imposto di provvedere alle misure di prevenzion­e in occasione delle manifestaz­ioni». È nato un gruppo di lavoro, poi sostituito da una commission­e che impegna Sicurezza, Commercio e Lavori pubblici, oltre che la polizia locale. «È un lavoro immane e mai fatto prima — conclude Gandi —, stiamo facendo del nostro meglio».

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Piazza Vittorio Veneto Anche i new jersey ai lati del viale da arancioni sono diventati azzurri

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