Dieci piccoli indiani A teatro il giallo di Agatha Christie
Una scenografia sontuosa, seppur senza la scalinata, una compagnia di attori vecchio stampo e un classico della letteratura mondiale. Dopo aver catalizzato l’attenzione del pubblico al Donizetti, lo scorso febbraio, «Dieci piccoli indiani... E non rimase nessuno» sarà rappresentato al Teatro Crystal di Lovere, stasera alle 20.45 e domani alle 16. La versione teatrale, fedele al romanzo del 1939, riscuote ovunque un enorme successo: dopo il debutto, l’anno scorso, sono state 60 le repliche tutte esaurite, entro febbraio ce ne saranno altre 90 con il sold out al Teatro Quirino di Roma dal 9 al 21 gennaio.
«Il risultato è stato imprevedibile, se l’avessi saputo prima avrei giocato al lotto vincendo — sorride Mattia Sbragia, che impersona William Blore —. Spesso si crede che l’autrice inglese sia una garanzia di riuscita, in realtà da “Gli indiani” a “Assassinio sull’Orient express” si può ricavare un gialletto raffazzonato e approssimativo, che poi lascia il tempo che trova. Al contrario, il nostro segreto sta nella compagine di primi attori talmente bravi e maniacali nell’attenzione
che ciascuno potrebbe avere una propria compagnia». L’attore romano interpreta il poliziotto un po’ tonto che ha sempre l’intuizione, sbagliata sui delitti che via via saranno compiuti, dando il ritmo alla narrazione. Morirà, verso la fine dell’opera, travolto da una statua che si staccherà dal frontale della dimora. Il figlio dell’attore, Leonardo Sbragia, é un giovane rampollo che sarà avvelenato con il cianuro.
Il progetto, prodotto da Gianluca Ramazzotti e dalla regia firmata da Ricard Reguant, vede infatti in scena dieci vittime che spariranno dal palco, uccisi in modi diversi da un misterioso assassino. Sono otto figure sociali di spicco invitate su un’isoletta dal proprietario dell’unica villa, dove troveranno il maggiordomo e la moglie ad accoglierli, anch’essi eliminati. Sono, oltre al poliziotto e al giovane ricco, un medico, un generale,
A Lovere Lo spettacolo tratto dal romanzo di Agatha Christie oggi alle 20.45 e domani alle 16
un giudice, un capitano, una nobile e un’insegnante. Non si conoscono tra loro e, scavando nelle loro vite, si scopre che ciascuno, pur non ammettendolo, è colpevole di una sopraffazione o violenza verso altri individui. I reati sono stati coperti dalla loro professione, evitando loro di espiare il proprio peccato. Grazie alla penna della giallista, vendetta è stata compiuta.