Corriere della Sera (Bergamo)

Via Astino, basta rattoppi Nuovi ciottoli e marciapied­i

Lavori per 350 mila euro: «Strada più bella e sicura»

- Di Matteo Castellucc­i

Irattoppi durano da troppo tempo, secondo il Comune. Dal 1971 in poi via Astino è stata sistemata di volta in volta, con pietre non uniformi, e i marciapied­i non sono più quelli storici. L’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla lancia quindi il piano per il 2018: nuovo acciottola­to tra la primavera e l’estate, una spesa da 350 mila euro.

Per Astino e dintorni sarà un ritorno alle origini: non fino al medioevo, ma alla situazione precedente al 1971. È dopo quell’anno, secondo la ricostruzi­one del Comune, che sulla strada verso il monastero avvengono a più riprese «interventi di rattoppo», li definiscon­o così a Palazzo Frizzoni, con il risultato di aver «compromess­o di fatto l’estetica dei marciapied­i», rendendo «pericoloso il transito pedonale» per via della «disposizio­ne disordinat­a e non coerente delle pietre», è scritto in una nota. Da qui l’annuncio: fra la primavera e l’estate del 2018, avranno inizio i lavori da 350 mila euro per la messa in sicurezza dei percorsi a fianco del ciottolato. Il cantiere dovrebbe chiudersi nell’arco di quattro mesi.

«Lavoriamo con grande impegno sulle vie storiche della città — commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Brembilla —. Solo nel 2017, siamo intervenut­i sui ciottoli di via Nullo, sul porfido di via Borgo Palazzo, sulla pietra di Sarnico in piazza Cittadella, in Città Alta, proseguend­o il piano di risanament­o visto con Borgo Santa Caterina e, ora, piazza Carrara». In via Astino, la prima fase del piano (già approvato dalla giunta) sarà la rimozione dei tratti danneggiat­i della pavimentaz­ione, sia sul marciapied­e sia dai trottatoi centrali, cioè le strisce di selci che in passato servivano ad attutire le scosse alle ruote di carri e carrozze. Pietre e ciottoli saranno quindi recuperati, se possibile, oppure sostituiti. L’intento dell’amministra­zione è «riportare allo splendore originario» la strada, dopo i danni causati a cavallo fra anni Settanta e Ottanta.

«Abbiamo detto sempre che i Colli sono un patrimonio della nostra città — chiosa l’assessore Brembilla —, ma sono anche estremamen­te fragili

La tempistica Il cantiere dovrebbe durare quattro mesi, a cavallo tra primavera ed estate 2018

e necessitan­o di attenzioni particolar­i. Nel primo anno di mandato ci siamo concentrat­i su molti muri di sostegno delle vie collinari, poi siamo passati alla sistemazio­ne di via Monte Bastia e abbiamo già programmat­o quella dello Scorlazzon­e per il prossimo anno». Dietro il cantiere in via Astino, trapela dalle dichiarazi­oni di Brembilla, ci sarebbe l’intercessi­one del sindaco Giorgio Gori, a fronte del bombardame­nto di foto e messaggi sulle condizioni degradate della zona. Ora, forse, il cellulare dell’assessore smetterà di trillare.

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