Il conto salato della follia ultrà Trasferta vietata a tutti i tifosi
La decisione dopo gli scontri a Reggio Emilia La società: chi semina violenza non ci vuole bene
I giorni della serenità perduta («innocenza» sarebbe troppo): non accadeva nulla di violento nel mondo del tifo organizzato atalantino almeno dall’inizio della stagione di A 2016-2017, che resterà impressa nella memoria a lungo, con quel glorioso quarto posto in campionato. Ma ora, quel «nulla» non c’è più, proprio quando l’avventura calcistica, anche quest’anno, sta per farsi ancora più interessante. A causa della partecipazione a una serie di tafferugli contro la polizia, e tentativi di scontro con i tifosi francesi da parte di una frangia di bergamaschi giovedì sera a Reggio Emilia, in occasione della sfida di Europa League con il Lione, ieri il Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive) ha inviato una segnalazione d’urgenza alla Prefettura di Genova, che a sua volta ha pubblicato un’ordinanza che sa di beffa: nessun tifoso bergamasco potrà andare allo stadio per la partita in programma domani sera a Marassi contro i rossoblù. Nemmeno chi aderisce ai «programmi di fidelizzazione», come vengono definiti nei provvedimenti ufficiali, per spiegare che anche il valore della tessera del tifoso è sospeso. Con la conseguenza che tutti i tagliandi già venduti vengono annullati e saranno rimborsati.
Tutti fuori, ma per colpa di chi? Non più di un centinaio di persone. La questura di Reggio stima infatti la partecipazione di circa 350 ultrà agli scontri con la polizia giovedì sera, prima della partita di Europa League, atto finale del girone: francesi, per lo più, che i bergamaschi (il centinaio di persone, appunto) attendevano dall’altro lato della barricata. Auto delle forze dell’ordine danneggiate, due agenti contusi, petardi, bombe carta e bottiglie rotte, e un bergamasco della Curva Nord ferito gravemente a una mano. «Hanno cercato lo scontro e noi erava- mo nel mezzo — ha dichiarato al Corriere il questore di Reggio Emilia Antonio Sbordone —. Azione da perfetta logica ultrà». Una logica che in questa occasione ha dimostrato di prescindere dai risultati sportivi, gli scontri sono andati in scena prima della partita.
In serata arriva la condanna dell’Atalanta: «Qualsiasi episodio di violenza — scrive la società — è contrario alla filosofia dell’Atalanta. La festa, la gioia e l’entusiasmo sugli spalti in occasione della partita con i francesi, questa è l’immagine dei nostri tifosi. Chi semina violenza non vuole bene all’Atalanta». Ai tifosi, tutti, resterà negli occhi il 5-0 a Marassi ad aprile. Ma nessuno, domani, sarà allo stadio.
La stima Secondo la questura emiliana sarebbero stati circa cento gli atalantini coinvolti