Corriere della Sera (Bergamo)

C’è la Serie A Piedi per terra

Da smaltire l’euforia dopo l’Europa League Domani Genoa-Atalanta, il tabù trasferta

- Andrea Losapio

Quattro giorni per recuperare. L’Atalanta del dopo Olympique Lione si trova nella stessa situazione del dopo Everton, con novantasei ore a disposizio­ne — o poco meno — per trovare la quadratura del cerchio e, magari, i primi tre punti in trasferta della Serie A. Dopo la vittoria a Goodison Park, roboante per il 5-1 rifilato, era arrivata l’affermazio­ne contro il Benevento per 1-0, pur sofferta, firmata dal destro dalla distanza di Bryan Cristante. Con il Genoa, nel posticipo delle 19 di domani, la formazione di Gian Piero Gasperini spera di bissare il risultato — più che la prestazion­e, opaca — già visto contro i campani. Perché se è vero che l’ubriacatur­a dell’Europa League è ancora difficile da smaltire, in un lunedì che sarà importante anche a Nyon (in Svizzera, al quartier generale della Uefa) con l’esito dell’urna per i sedicesimi di finale, la dirigenza

nerazzurra rimane con i piedi ben saldati per terra. «In campionato mancano ancora 20 punti», proferiva qualcuno dopo la partita con il Lione, ben pensando di ridimensio­nare l’entusiasmo e soprattutt­o di tarare gli obiettivi per evi- tare di alzarsi fra qualche mese con brutte sorprese.

Una frase che però dà l’idea di quanto sia necessario porsi un obiettivo per volta, come spesso ha sottolinea­to anche il presidente Percassi, sebbene la distanza di un punticino da un possibile settimo posto (con ipotetico seppur reale spazio per un’altra presenza in Europa) fa gola più o meno a tutti.

Difficile pensare al turnover. Gasperini inserirà i migliori, avendo poi altri sei giorni — fino a domenica — per lavorare con tutti e recuperare le energie. Dopo il ritorno in panchina di Davide Ballardini, già al Genoa in due occasioni, il Grifone ha trovato una buona quadratura difensiva, ponendosi in maniera speculare all’undici atalantino, tra un 34-2-1 e un 3-5-2 più coperto. Un solo gol subito, da El Shaarawy, contro la Roma, tre fatti: sette punti guadagnati di cui sei negli scontri diretti contro Hellas Verona e Crotone. Incredibil­mente il Genoa non ha ancora vinto, in questa stagione, a Marassi, mentre l’Atalanta, com’è noto, non vede i tre punti in trasferta dalla scorsa annata, dalla partita contro l’Empoli. Il Ferraris non porta bene, solitament­e, agli orobici, ma il 5-0 rifilato il 2 aprile 2017, è ancora un ricordo più che vivido. Da capire se Gasperini utilizzerà il 3-4-3 o il 3-5-2, avendo a disposizio­ne tutti: de Roon potrebbe riprenders­i un posto al centro del campo, così come Palomino dare il cambio a uno dei tre in difesa. Anche

I dubbi Il modulo da mettere a punto. Ilicic influenzat­o, ma potrebbe esserci, con de Roon titolare

se, almeno per il momento, l’intenzione sarebbe quella di premiare gli undici già visti a Reggio Emilia, contro il Lione, nonostante un Ilicic con l’influenza.

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 ??  ?? Il precedente L’ultima partita tra Atalanta e Genoa, a Marassi, era finita in modo clamoroso: 5-0 per i nerazzurri, il 2 aprile. Nella foto a fianco, uno dei tre gol di Gomez (altre reti di Conti e Caldara). In alto a destra, Toloi, Ilicic e de Roon,...
Il precedente L’ultima partita tra Atalanta e Genoa, a Marassi, era finita in modo clamoroso: 5-0 per i nerazzurri, il 2 aprile. Nella foto a fianco, uno dei tre gol di Gomez (altre reti di Conti e Caldara). In alto a destra, Toloi, Ilicic e de Roon,...

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