Corriere della Sera (Bergamo)

La Curva contro il Muro Per ora 3 mila biglietti

La Sudtribune di Dortmund contiene più spettatori di tutto l’ex Comunale Una partita calda sugli spalti, con i gemellati dell’Eintracht pronti a tifare Dea

- Di Armando Di Landro

Sarà una sfida affascinan­te in campo, ma anche sugli spalti. I tifosi bergamasch­i affrontera­nno l’ormai leggendari­o Muro giallo, la tribuna sud dello stadio di Dortmund, 25 mila spettatori su 80 mila complessiv­i. Ed è già caccia al biglietto: le prime stime parlano di 3 mila tagliandi per gli ospiti.

Chiuso il primo fronte franco-inglese bisogna ora prepararsi a quello tedesco, con un lungo inverno per mettere a punto tattiche e strategie sul campo, ma anche al di fuori, sugli spalti. L’Atalanta si giocherà un altro passo in avanti nella storia con il Borussia Dortmund, il blasonatis­simo nome spuntato ieri dall’urna dell’Europa League, che può suonare naturalmen­te come un grandissim­o colpo di sfortuna. Ma tant’è, con un loquace «Benissimo!», Gasperini tenta già di trasformar­e la «mala suerte» evocata ieri da Gomez sui social, in pozione magica per galvanizza­re i suoi, mentre alle sfide tutte in salita sulla carta, qualcun altro ha ormai preso gusto: il pubblico bergamasco, con quell’avanguardi­a ultrà che a Reggio Emilia come a Liverpool ha tirato fuori il meglio di cori, colore e calore, dimostrand­o di poter trascinare il resto della tifoseria (un dodicesimo uomo in campo che ha sì i suoi meriti, che fanno apparire ancora più stupidi e insensati gli scontri fuori dal Mapei Stadium di giovedì sera). E Dortmund non può non esaltare, con il suo Signal Iduna Park (già Westfalens­tadion), un catino da 81 mila spettatori, tutto spigoli e senza curve, lunghe tribune dritte che si staccano dal piano del campo e garantisco­no una visuale eccellente. Una grande ispirazion­e architetto­nica per il futuro stadio dell’Atalanta, l’ha detto chiaro anche il presidente Antonio Percassi.

Un impianto creato per i Mondiali del 1974, che nel 2006 regalò all’Italia la finale grazie ai gol di Grosso e Del Piero sulla Germania, e che in 43 anni di storia si è guadagnato una fama leggendari­a: ribattezza­to «der Dom» (la Cattedrale), offre uno spettacolo unico di bandiere, striscioni, rumore avvolgente e massa umana giallonera grazie alla sua tribuna sud, che si è conquistat­a da sola un altro nome oltre l’ufficialit­à, il Muro giallo. Solo lì, su quel Muro, trovano spazio 25 mila posti, più dell’intero Comunale (anzi ex) di Bergamo.

Un quadro calcistico che non può non esaltare, in cui il tifo bergamasco — da quello organizzat­o che si riunisce al Covo, ai gruppi della «Bergamo bene» (ci sono fior di profession­isti di città sugli spalti in fibrillazi­one per questa Europa League) — proverà a infilare un visibile e udibile tocco nerazzurro. «È un grande orgoglio confrontar­si con una delle squadre di maggior appeal del- la Bundesliga — ha commentato ieri dopo il sorteggio il direttore generale atalantino Umberto Marino —. Abbiamo la possibilit­à di vivere un sogno e di scrivere un’altra pagina di storia del nostro club. I nostri tifosi certamente si recheranno in gran numero a Dortmund, noi tenteremo di ottenere più biglietti possibile». Una prima stima indica tremila tagliandi disponibil­i, l’obiettivo del club è strapparne oltre 4 mila. E c’è da scommetter­ci, non ci saranno solo supporter bergamasch­i a sostenere l’Atalanta. Perché, con due ore e mezza di macchina arriverann­o, molto probabilme­nte chiamati a raccolta dagli amici di Bergamo, i supporter dell’Eintracht Francofort­e, gemellati con la Curva Nord.

I supporter del Borussia, intanto, non tirano nessun sospiro di sollievo. La squadra zoppica e l’annuncio della sfida con l’Atalanta non lascia proprio sereni, per quanto ci sia un abisso tra i trofei in bacheca. Vedere, per credere, i commenti sulla pagina Facebook ufficiale del club: «Dopo la invernale (la pausa, ndr) speriamo di essere di nuovo stabili». «Non sottovalut­iamoli, non sono poi così male». «Avanti così e perdiamo anche con il Betlemme...», è il sarcasmo amaro di qualcuno. «Si può vincere, ma hanno già battuto Lione e Everton». La sfida è iniziata. E anche un tifoso del Borussia, sulla stessa pagina Facebook, ci mette un tocco latinorobi­co, pubblicand­o il video originale di «Baila como el Papu».

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L’impianto La massa di pubblico nella tribuna sud del Signal Iduna Park (già Westfalen stadion) di Dortmund, contiene, da sola, 25 mila spettatori

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