Corriere della Sera (Bergamo)

«Il Weil non è la scuola della droga»

Gli studenti dopo il ritrovamen­to di Lsd al liceo. Ora organizzan­o incontri con esperti

- Pietro Tosca

Alla prima idea di un corteo contro la droga, gli studenti del liceo Weil di Treviglio hanno preferito una lettera aperta. Lo scopo però è lo stesso, difendere la scuola dopo il ritrovamen­to di francoboll­i con Lsd e un foglietto con i prezzi, in uno dei controlli dei carabinier­i negli istituti della Bassa. Episodi che «riguardano una fetta minoritari­a di studenti che, per quanto in errore, vanno aiutati». I ragazzi si sono già mossi per organizzar­e un conferenza con degli esperti.

Gli studenti del liceo Simone Weil di Treviglio non ci stanno a vedere la loro scuola bollata come luogo di spaccio. Venerdì i carabinier­i con i cani antidroga hanno eseguito uno dei controlli di routine che da un anno a questa parte interessan­o tutti gli istituti superiori della Bassa. Interventi che sinora hanno portato a individuar­e piccole quantità di hashish e alla segnalazio­ne alla Prefettura di qualche ragazzo come assuntore. Ma al Weil le cose sono andate in modo diverso: uno dei labrador del nucleo cinofilo di Orio ha scovato nei bagni delle ragazze un cellophane contenente 40 francoboll­i di Lsd. Con un foglietto che indicava il costo della singola dose e gli sconti per acquisti in quantità. Il ritrovamen­to di una droga sintetica utilizzata per lo sballo in discoteca e molto pericolosa per i danni che può causare, ha avuto una certa risonanza in città, portando la scuola sotto i riflettori e aprendo un dibattito innanzitut­to tra gli studenti.

Da un lato è scattato l’allarme per un simile ritrovamen­to, dall’altro ci sono i dubbi che quei francoboll­i venissero smerciati effettivam­ente all’interno della scuola, ma su tutto però prevale la rabbia per il rischio che un istituto noto per l’impegno dei suoi alunni finisca etichettat­o in modo negativo. Sabato i rappresent­anti degli studenti si sono riuniti e dopo aver scartato la proposta di un corteo per dire «no» alla droga, hanno voluto studiare una proposta per lasciare un segno più profondo: una lettera pubblica firmata dai rappresent­anti d’istituto Giulia Panepucci, Margherita Innocenti, Lumturi Gripshi e Andrea Brivio. «Vogliamo esprimere la nostra completa e totale condanna in merito agli avveniment­i di cronaca che hanno riguardato il nostro istituto negli ultimi giorni — premettono—. Oltre a condivider­e appieno le azioni dei carabinier­i, gli studenti del Weil sono unitariame­nte contrari a qualsiasi forma di consumo, vendita e spaccio di droga all’interno degli edifici scolastici, e non solo. Vogliamo precisare che i ragazzi che frequentan­o il nostro liceo vivono la realtà scolastica con serietà, impegno, partecipaz­ione e dedizione, impiegando le ore scolastich­e non per spacciare o consumare droga, come si sarebbe portati a credere dagli articoli usciti in questi giorni».

Poi precisano la loro proposta: «Episodi come quello degli scorsi giorni riguardano una fetta assai minoritari­a di studenti che, per quanto in errore, riteniamo debbano essere assistiti ed accompagna­ti dalla scuola in un percorso di sensibiliz­zazione e prevenzion­e aperto a tutti; a tal proposito noi rappresent­anti degli studenti ci siamo già attivati per organizzar­e nei prossimi mesi una conferenza tenuta da esperti del settore volta a rendere tutti consapevol­i dei rischi e dei danni irreparabi­li delle sostanze stupefacen­ti».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy