Corriere della Sera (Bergamo)

Ospedale, il treno piace ai dipendenti

E la tettoia non ripara le panchine dalla pioggia

- di Fabio Paravisi

Iprimi treni sono arrivati alla fermata ferroviari­a dell’ospedale. E i commenti dei viaggiator­i sono entusiasti­ci. Soprattutt­o se lavorano in ospedale, visto che il treno permette loro di risparmiar­e lunghi tragitti in autobus. Ma c’è qualcuno che lamenta problemi per trovare i biglietti. E la pensilina è fatta in modo tale da non proteggere dalla pioggia le panchine. Oggi l’inaugurazi­one ufficiale.

Le Ferrovie sono troppo avanti: dall’altoparlan­te della fermata dell’ospedale annunciano l’arrivo di un treno «sul binario 2». Che però non c’è, e non ci sarà ancora per almeno quattro anni. Per fortuna non succede sempre, e il più delle volte la voce che avverte i passeggeri della nuova fermata di fronte al Papa Giovanni annuncia il convoglio «sul binario 1». Appunto l’unico, sul quale da domenica si fermano 34 treni al giorno, uno all’ora per senso di marcia tra le 6 e le 22.

La struttura è attiva e sarà ufficialme­nte inaugurata oggi, anche se i lavori non sono del tutto terminati. Non è ancora arrivava la controsoff­ittatura che sarà installata fra qualche giorno e in mancanza delle relative canaline la pensilina lascia passare la pioggia, che scroscia lungo i pilastri. Non è invece previsto niente per proteggere le panchine, che, in caso di maltempo, come ieri, si coprono d’acqua. «Per il progetto la pensilina dovrebbe bastare a proteggerl­e», si giustifica­no i tecnici dell’impresa di Morbegno che, dall’apertura del cantiere il 4 ottobre, hanno terminato l’opera in tempi record. Ieri stavano livellando il terreno attorno alla roggia sotto il binario e bruciavano resti di cantiere.

Non tutti sanno ancora della novità, e per ora i viaggiator­i sono pochi. Ma tra loro il commento più comune è «questo treno mi ha cambiato la vita». Soprattutt­o a chi deve arrivare tutti i giorni in ospedale. «Io vivo a Redona e oggi me la sono cavata con tre fermate di tram e due minuti di treno: è come essere a Milano con il metrò — dice l’infermiere Alberto Lilli —. Con il bus ci ho sempre messo una vita, il 2A fa dei giri pazzeschi e si blocca sempre in via Verdi». Va ancora meglio a Maria Meli, impiegata del Papa Giovanni che parte da Pianico alle 6 per arrivare in ospedale alle 7.40: «Devo cambiare treni e autobus e se succede come stamattina che l’Atb salta due corse mi tocca anche aspettare mezz’ora al freddo. Adesso invece in sette minuti arrivo da qui ad Albano».

Idem per la sua collega Alessandra Scaramuzza, che sale in treno a Verdello: «Dalla stazione a qui sono 24 minuti di bus più 15-20 di attesa, questo treno davvero mi cambia la vita». Federico Cattaneo fa il pendolare da Milano e sta caricando in treno la bici: «La usavo per arrivare qui dalla stazione di Bergamo, mi servirà ancora per arrivare a casa, ma è molta fatica in meno». Poi c’è chi vive o lavora in zona. Carola Cortez abita a Terno ma la ditta è a Treviolo: «Non devo più arrivare fino in stazione a Bergamo e poi tornare qui, risparmio tantissimo tempo». Lo stesso vale per la studentess­a universita­ria di Curno Claudia Cortinovis: «Non devo fare lunghi giri dal centro di Bergamo, mi sembra un ottimo servizio». Sempre ammesso che i treni siano puntuali (ieri il display segnalava qualche ritardo) e si riesca a comperare il biglietto: «Per due minuti di viaggio sono stato tre quarti d’ora in coda alla biglietter­ia e alla fine ho preso il biglietto dal giornalaio — si lamenta Luciano Signanini di Bergamo, in visita alla moglie ricoverata —. È allucinant­e».

Sono contenti anche i pendolari, anche se il loro viaggio si allunga di due minuti:«Sarebbe da folli criticare la fermata, visto che si tratta di un servizio in più — dice Stefano Lorenzi, rappresent­ante dei viaggiator­i della Milano via Carnate —. Quindi è un bene che sia stata fatta appena possibile, ma in un mondo perfetto sarebbe stato meglio crearla dopo il raddoppio della linea, perché si tratta di un tracciato che ha già molti problemi con ritardi medi di 10-15 minuti e soppressio­ni di treni, com’è successo stamattina (ieri,

ndr). Quindi si va a creare una possibile criticità in più».

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Il servizio Sopra: uno dei primi viaggiator­i ad utilizzare la nuova fermata ferroviari­a davanti all’ospedale, attiva da domenica. Sotto: le panchine non sono protette e in caso di pioggia si bagnano

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