Malpensa-Vigevano, l’affondo della Ue «Un danno per ambiente e economia»
La risposta della Regione: una lettera inutile. Oggi ad Albairate la protesta degli agricoltori
Da un lato i sindaci di sei degli otto Comuni coinvolti e Regione Lombardia, che da anni premono per costruirla. Dall’altro, due piccoli Comuni, Albairate e Cassinetta di Lugagnano, il Parco Sud e il Parco del Ticino, Città Metropolitana, i comitati «No Tangenziale» e i sindacati degli agricoltori, che si battono perché questo non accada. Giovedì, alla conferenza dei servizi convocata al ministero per le Infrastrutture dovrebbe arrivare il via libera definitivo al progetto della «Malpensa-Vigevano», bretella di 19 chilometri, prosecuzione della Malpensa-Boffalora che, partendo da Vigevano, toccherebbe otto Comuni. Un’opera di cui si parla da più di 20 anni e del costo di circa 420 milioni di euro, di cui solo la metà già finanziata.
E, alla vigilia della decisione, il fronte del no incassa il sostegno della Commissione per le petizioni del Parlamento europeo. Con una lettera spedita il 7 dicembre, la presidente Cecilia Wikström scrive al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti chiedendo di fermare l’opera. La commissione ricorda che «la situazione di degrado della qualità dell’aria nella Pianura Padana ha raggiunto livelli insostenibili». Quanto alla strada «il progetto appare controproducente sotto tutti i punti di vista, ambientale, economico e sanitario. Se fosse portato a termine potrebbe contribuire a una decisione da parte della Commissione di deferire di nuovo l’Italia alla Corte di Giustizia dell’Ue per le persistenti violazioni dei limiti d’inquinamento atmosferico». Lettera per cui esultano i sindaci dei Comuni contrari e i comitati che avevano promosso la petizione e che questa mattina, insieme al deputato M5S Massimo De Rosa, parteciperanno a un incontro al ministero per esporre il loro parere.
E plaudono anche gli agricoltori, che oggi, a partire dalle 7.30, manifesteranno con i trattori sulla Milano-Baggio a Albairate: «Il progetto deve essere archiviato», spiegano. Nella petizione contro la superstrada si denuncia che «consumerà 1 milione 266 mila metri quadrati di suolo e non risolverà i problemi del traffico locale».
Del parere dell’Ue non si cura l’assessore regionale all’Economia Massimo Garavaglia: «La lettera della Commissione è inutile, non avrà alcun impatto sulla procedura. Confidiamo che giovedì si chiuda finalmente il procedimento. Sicuramente sono possibili delle migliorie, i sindaci sono attivi sul tema
Parlamento europeo «Se il progetto verrà portato a termine ci sarà un nuovo deferimento per l’Italia»
e la Regione è al loro fianco». Tra i favorevoli, il sindaco di Abbiategrasso, Cesare Nai: «Non è una tangenziale, ma una strada a due sole corsie. E quello che penalizza il territorio non è una strada, ma ciò che gli si costruisce attorno. Se si è fermi nello stabilire e mantenere aree di rispetto si può allo stesso tempo tutelare l’ambiente e risolvere le esigenze di mobilità e crescita del territorio».