Corriere della Sera (Bergamo)

Il killer del tallio sognava di fare il dj

Un anno fa Mattia Del Zotto partecipò al casting promosso da una radio locale milanese Il veleno che ha ucciso nonni e zia sciolto nell’acqua minerale: «Non ha sapore né odore»

- Federico Berni Cesare Giuzzi

Il piano omicida eseguito in cantina. Il veleno sciolto in due bottiglie d’acqua minerale che Mattia Del Zotto sapeva sarebbero state consumate dalla zia e dai nonni paterni: le vittime da punire, perché «troppo attaccati alle cose materiali», degli «idolatri». Quelle boccette di solfato di tallio, sostanza scelta apposta dal 27enne di Nova Milanese, perché «non ha sapore, né odore». I nuovi particolar­i delle dichiarazi­oni rese dal giovane durante l’interrogat­orio di garanzia di sabato restituisc­ono nuovamente il ritratto di un assassino freddo e determinat­o. Una «mente criminale», per usare l’espression­e degli inquirenti. E se sia una mente lucida o folle, sarà eventualme­nte una perizia psichiatri­ca a stabilirlo, anche se, allo stato attuale, nessun accertamen­to di questo tipo è stato ancora disposto dall’autorità giudiziari­a. Il punto fermo delle indagini condotte dai carabinier­i di Desio, e coordinate dal sostituto procurator­e Carlo Cinque, è che Mattia resta l’unico indagato per i tre omicidi di Patrizia Del Zotto (la zia), dei nonni Giovanni Battista e Gioia Maria, e dei tentati omicidi di cinque persone (i genitori della mamma, la domestica, altri due zii). Non emergono complicità o coperture. Avrebbe fatto tutto da solo. Mescolando il tallio nell’acqua.

Per farlo, si sarebbe introdotto nella cantina comune della villetta di via Fiume 12, a Nova, suddivisa in appartamen­ti separati nei quali vivono (o vivevano) i Del Zotto. Un locale utilizzato come dispensa, nel quale ciascuna famiglia lascia le proprie scorte alimentari. Mattia avrebbe svitato il tappo da due bottiglie di plastica e vi avrebbe versato all’interno la sostanza letale, per poi richiuderl­e con cura, in modo da farle sembrare ancora sigillate ermeticame­nte. Consapevol­e che quelle stesse bottiglie erano destinate a finire sulla tavola dei parenti. Resta ancora da capire, come il veleno possa aver contaminat­o anche i nonni materni nella casa di via Padova, tutt’ora ricoverati. Qui tracce di tallio sono state trovate in un infuso per tisane, ma in percentual­e bassa. In procura, peraltro, aspettano ancora i rimanenti esiti delle analisi effettuate sui campioni di cibo prelevati nelle due case in cui è transitata la sostanza killer.

Comunque questa, banalmente, pare essere stata la folle azione punitrice di Mattia contro «gli impuri». Anche al gip, Mattia si sarebbe riferito ai suoi famigliari come a degli «idolatri». Lui, invece, si sentirebbe diverso, interessat­o solo ad un presunto misticismo religioso, ad uno stile di vita quasi ascetico, in cui anche il cibo contava poco. Un’immagine che stride con quella emersa dagli archivi di un’emittente radiofonic­a regionale milanese, Disco Radio, dove Mattia, nel 2016, si sottopone ad un provino per aspiranti speaker radiofonic­i. Capelli corti, la barba curata, la camicia aperta sul collo. Un ragazzo di bell’aspetto, che non sembra particolar­mente a suo agio dietro a un microfono.

Ora invece si trova in una cella della casa circondari­ale di Monza, nella quale è rinchiuso da giovedì scorso. Secondo quanto ha reso noto il suo legale, l’avvocato Silvia Letterio, Mattia «non ha domandato di nessuno, nemmeno dei suoi genitori». Avrebbe ottenuto i testi religiosi sull’ebraismo, religione alla quale ha detto di essersi avvicinato, che aveva richiesto alla direzione. Gli investigat­ori lo descrivono come un giovane dall’eloquio ricercato, che si pone in modo formale. Una personalit­à difficile da decifrare, con l’unica certezza, da parte degli inquirenti, che si tratti di un pluriomici­da.

L’avvocato difensore «In carcere a Monza il mio assistito non ha chiesto di nessuno, nemmeno dei genitori»

 ??  ??
 ??  ?? Dall’alto, Patrizia Del Zotto (zia di Mattia), Giovanni Battista e Gioia Maria Del Zotto, i nonni del killer del tallio. Oltre alle tre vittime, il ragazzo ha tentato di uccidere anche i nonni materni, la domestica e altri due zii
Dall’alto, Patrizia Del Zotto (zia di Mattia), Giovanni Battista e Gioia Maria Del Zotto, i nonni del killer del tallio. Oltre alle tre vittime, il ragazzo ha tentato di uccidere anche i nonni materni, la domestica e altri due zii
 ??  ?? Il provino Il video del 2016, pubblicato dal Messaggero Veneto, che ritrae Mattia Del Zotto durante il provino sostenuto per Disco Radio. Un anno fa il killer del tallio si era candidato per un posto da speaker radiofonic­o
Il provino Il video del 2016, pubblicato dal Messaggero Veneto, che ritrae Mattia Del Zotto durante il provino sostenuto per Disco Radio. Un anno fa il killer del tallio si era candidato per un posto da speaker radiofonic­o

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy