Via libera a telecamere e Porta Sud. «Il sindaco dov’è?»
Palafrizzoni, in consiglio e in commissione due progetti approvati ma toni accesi
Il Consiglio comunale vota all’unanimità la delibera su Porta Sud. Ma la serata è tutt’altro che tranquilla per la maggioranza. Il sindaco Giorgio Gori, in Valtellina in campagna elettorale, diserta l’aula. E Alberto Ribolla, della Lega, lo contesta a distanza: «Dov’è? Non pervenuto — scrive su Facebook —. “Continuerò a fare il sindaco”: ennesima bugia!». In aula non mancano altri mugugni dall’opposizione.
Intanto, in commissione, viene approvata la nuova convenzione per le telecamere. Il vicesindaco Sergio Gandi lo definisce «un calvario». E sul loro «percorso accidentato» s’infuoca la seduta. «Se tutto va bene, vedranno la luce due anni e mezzo dopo», attacca Ribolla. Gandi rimette i ritardi alle traversie economiche della società che aveva vinto il bando. «Siamo ancora a zero — rincara la dose Franco Tentorio —, nonostante una serie di annunci». Stefano Benigni (Forza Italia) ne ha contati «sei consecutivi», poi critica la app per denunciare problemi di sicurezza in città, 1Safe, «venduta come novità assoluta quando a Torre Boldone ce n’è una da anni». La seduta si scalda. Secondo la dem Francesca Riccardi, «le telecamere non sono un deterrente, l’opposizione vorrebbe una città militarizzata»; mentre Luciano Ongaro (Sinistra unita) parla di «ossessione: alimentare il senso d’insicurezza per avere voti è irresponsabile, dovremmo tranquillizzare i cittadini». Passa la convenzione, che prevede 21 nuove telecamere e l’aggiornamento della rete analogica; l’opposizione si astiene, Ongaro idem («ma per ragioni opposte»). Benigni replica: «Dillo a Tiziana Fausti».