Certificati per corsi mai tenuti e truffa ai danni della società di vigilanza. La difesa: tutto regolare
«Direttore delle guardie con laurea falsa»
Della G.S.I. Security Group era direttore tecnico e componente del consiglio di amministrazione, ma ora Michele Bardi, 40 anni, è a processo e la società di guardie giurate è la parte offesa. Truffa e falso, sono le contestazioni: soldi presi, certificati per corsi di formazione non tenuti alle guardie dell’aeroporto di Orio al Serio (spedizione merci) e una laurea in giurisprudenza mai conseguita.
L’imputato, difeso dall’avvocato Giovanni Ponte, nega di aver commesso i reati contestati. Ha una spiegazione alternativa che emergerà a dibattimento, rinviato a marzo per un problema di notifica alla parte offesa. La G.S.I., appunto, la stessa società che presidia la procura e il tribunale.
I fatti del processo, però, riguardano altri contesti e altri periodi, dal 2012 al 2015. Bardi presenta alla prefettura di Bergamo la richiesta per ottenere la licenza di pubblica sicurezza. Servono, tra l’altro, capacità tecniche specifiche che vanno indicate nel curriculum. Precedenti esperienze, per esempio, anche nelle forze dell’ordine. A Bardi viene contestato di aver contraffatto un certificato che attestava la laurea, allegando al curriculum la fotocopia di una dichiarazione in apparenza rilasciata dall’Università di Parma con cui si dava atto della laurea in giurisprudenza, nel 2010, quando invece non si è mai iscritto all’ateneo parmense. Quel documento, da qui il falso, è finito nel provvedimento del funzionario caduto in errore. Bardi, è la difesa, non ha falsificato nulla.
Il pm (Davide Palmieri, che ha ereditato l’indagine del collega Franco Bettini) gli contesta anche di aver rilasciato certificati con cui attestava che 23 guardie avevano seguito corsi di formazione (dgr basic), obbligatori. Lui era formatore della sicurezza aeroportuale per conto di una società romana. Ha ingannato la C.S.I., è l’accusa, che pensava di essere in regola con la formazione del personale. Ha tenuto dei corsi, è la difesa, regolarmente fatturati che non c’entrano con quelli contestati. A proposito delle guardie, secondo la procura a due di loro Bardi ha fatto erogare delle indennità per farsi poi restituire parte dei soldi, 3.120 euro. È tutto alla luce del sole, si difende, a libro paga. La società non se l’è presa con i due dipendenti, anzi ha presentato un esposto anche sulla base della loro segnalazione. La loro e quella di un altro dipendente che, in ferie, aveva scoperto di aver partecipato a un corso.