Corriere della Sera (Bergamo)

Gazzetta Awards: trionfano Goggia, Belotti e Gasp

La sciatrice: l’anno nuovo non è cominciato benissimo, spero di riprenderm­i in fretta

- Donatella Tiraboschi

Già il nome dice tutto. Gli Awards. Altisonant­e. Americaneg­giante. Epico, che sa di leggenda. Esattament­e come è lo sport che questi aggettivi li racchiude tutti. Tappeto rosso, o meglio rosa trattandos­i dei Gazzetta Sports Award (terza edizione), gli oscar dello sport italiano, un tappeto calcato dal gotha sportivo italico. I più in tutto del 2017, insieme per una notte nebbiosa fuori ma stellare tra mega schermi e riconoscim­enti, gli «anelli della gloria» con il presidente di Rcs, Urbano Cairo, a fare da padrone di casa. La casa rosa dello sport. Ogni risultato, ogni impresa ha il suo perché, ogni atleta che la compie ha motivazion­i altissime, tali che anche le sconfitte, certe volte, sarebbero meritevoli di un premio.

Ma quello che ieri sera a Milano hanno ricevuto Gian Piero Gasperini, Sofia Goggia e Andrea Belotti rendono la Bergamo dello sport ancora più orgogliosa. L’orgoglio del campione riconosciu­to tale. Sport orobico a tre stelle. Tra Kiara Fontanesi e Letizia Paternoste­r, nelle nomination al femminile, l’ha spuntata la Goggia che quest’anno ha un solo, piccolo problema: cercare di ripetere la strepitosa annata passata. Lei elegantiss­ima abito lungo in velluto nero e capelli raccolti ha rivelato di essere molto emozionata: « Sono contenta, la scorsa stagione non mi aspettavo di fare cose così importanti. L’anno nuovo non è cominciato benissimo... spero di riti, prendermi in fretta». Il premio ha, così, per lei, il valore di un talismano contro la malasuerte (come la chiama il Papu) di questo avvio fatto di inforcate e uscite.

E poi il calcio. E poi mannaggia agli acquazzoni e al rinvio di Genoa-Atalanta e ai 200 e passa chilometri tra il capoluogo ligure e Milano. Perché ci sarebbe voluto il teletraspo­rto da Marassi per portare sul pink carpet Gasperini. Lui il miglior mister dell’anno, tra Sarri e Gianlorenz­o Blengini. E dalla panchina al campo, altro anello della gloria per Andrea Belot- l’attaccante che, nelle nomination per la performanc­e l’ha spuntata su Vincenzo Nibali, Gregorio Paltrinier­i. Merito della rovesciata pazzesca con cui è andato a segno il 27 agosto contro il Sassuolo contribuen­do alla prima vittoria in campionato dei granata. Un premio, quello a Belotti, assegnato insieme ai miti del calcio italiano, Francesco Totti e Gigi Buffon eletto uomo dell’anno. Intramonta­bili, con un rammarico in più. I mancati Mondiali sanguinano ancora.

Miti Buffon è l’Uomo dell’anno, mentre a Totti consegnato il riconoscim­ento Legend

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