Corriere della Sera (Bergamo)

San Simone, il vice sindaco: faremo una proposta scritta

Quarti non si presenta Nessun accordo sulle piste

- Maddalena Berbenni

Lo striscione con la scritta «San Simone, impianti aperti», e un cuore per fare capire bene che tipo di questione è, vale più di mille letterine dei desideri in una vigilia di Santa Lucia che Valleve probabilme­nte non dimentiche­rà tanto presto. L’incontro in municipio, organizzat­o dal vicesindac­o Marco Cattaneo per un confronto con Franco Quarti, si è svolto lo stesso, anche se si sapeva fin dal mattino che l’imprendito­re, proprietar­io di una parte degli impianti da sci a San Simone, di terreni, albergo e piazzale, non si sarebbe presentato.

Sedute attorno al tavolo del Consiglio più di trenta persone. Mica poche in un paese di 90 residenti. Il sindaco Santo Cattaneo c’era, anche se questa partita l’ha affidata al suo vice in giunta. Una partita importante e adesso che ha nevicato ed è chiaro che le piste rimarranno deserte, tutti ne sono più che mai consapevol­i. Martedì sera, l’idea era quella di provare a restaurare i rapporti a dir poco sfilacciat­i con Quarti per valutare l’acquisto dei suoi skilift e della sua seggiovia, la Colla, e delle aree alla partenza delle seggiovie Camoscio e Sessi. Insomma: tutto quello che serve per fare funzionare la stazione da cui fino all’anno scorso «dipendevan­o nove attività commercial­i, una scuola di sci, tre noleggi, quattro bar-ristoranti», riassume Davide Midali. Riaprirà soltanto il suo Scoiattolo.

Quarti, amministra­tore delegato della San Simone evolution, ha declinato con una mail nella quale ha ribadito «la gravissima situazione socio-economica» che il Comune avrebbe a suo dire causato alla società. La molla che lo ha spinto ad avviare «un articolato contenzios­o legale» per tutelarsi. Tra gli ultimi passi, quello al Tar proprio per chiedere che dai suoi terreni vengano rimosse le due seggiovie installate, e solo in parte pagate, tra il 2007 e il 2010 dalla Brembo Super Ski, fallita.

L’imprendito­re ha anche ricordato che era disposto a un accordo bonario con l’amministra­zione, ma che tutti i suoi tentativi di tramutarlo in fatti si sarebbero scontrati con un muro. In definitiva, ora pretende una trattativa che gli dia più garanzie. «Chiude la lettera dicendo che è disposto a valutare una nostra proposta scritta — spiega il vicesindac­o —. La formulerem­o con la proloco e i cittadini che si sono fatti avanti e che vogliono salvare San Simone». In ballo c’è pure la colletta da 20 mila euro per ritirare la Sessi: «La teniamo in sospeso — conclude Cattaneo —. Se troveremo un accordo con Quarti, procederem­o all’acquisto. A lui non formulerem­o cifre, se ne parlerà in un secondo momento, dopo avere fatto valutare i beni a un perito».

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La riunione L’incontro di martedì sera nella sala del consiglio comunale di Valleve: l’imprendito­re Franco Quarti non si è presentato

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