Corriere della Sera (Bergamo)

Il regalo di Brembo? La ricerca sui trapianti

- Alessandra Bevilacqua

Nel campo del trapianto di fegato, l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, che è già in prima linea soprattutt­o nell’ambito pediatrico, in cui tratta tre trapianti di fegato pediatrici su quattro di quelli eseguiti nei centri del Nord italian transplant­ation program (Lombardia, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Marche), introduce una nuova metodica, che permette di migliorare la qualità e la funzionali­tà di un fegato espiantato e da trapiantar­e. Un passo reso possibile da Brembo, che ha deciso di «sostenere lo sviluppo di nuove e migliori tecniche di conservazi­one degli organi da trapiantar­e — come dice Cristina Bombassei, Csr Officer Brembo — dedicando la somma destinata ai regali aziendali a sostegno della ricerca» e all’acquisto di alcuni componenti indispensa­bili a ultimare il circuito di perfusione. L’acronimo del nome di questa metodica è «Hope», che in inglese significa «speranza», e sta per Hypotermic Oxygenated Perfusion, perfusione ipotermica ossigenata. Termini tecnici, che nella sostanza si traducono in una circolazio­ne attiva extracorpo­rea, con cui «si fa circolare nel fegato espiantato — spiega Michele Colledan, direttore del Dipartimen­to chirurgico dell’Ospedale di Bergamo —, una soluzione specifica a bassa temperatur­a e ossigenata. Questo permette di migliorare la qualità del fegato, in funzione anche di una ripresa funzionale più rapida nel paziente trapiantat­o e minori complicanz­e. E permette di allungare un po’ i tempi di conservazi­one dell’organo, che sono mediamente meno di sei ore. Questo trattament­o di perfusione dura circa quattro ore, per cui si può arrivare a 810 ore di azione». Grazie a una sperimenta­zione fatta su una macchina in prova temporanea, l’ospedale di Bergamo — che fa in media 80 trapianti di fegato all’anno — ha già trattato tre fegati con questa tecnica, con risultati giudicati migliorati­vi in termini di qualità.

 ??  ?? La presentazi­one Michele Colledan, Carlo Nicora e Cristina Bombassei
La presentazi­one Michele Colledan, Carlo Nicora e Cristina Bombassei

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy