Corriere della Sera (Bergamo)

Monza, la battaglia dei bar al Brianteo Locali sigillati e niente caffè per i tifosi

Il club calcistico contro il gestore che denuncia: «Vogliono togliermi l’attività»

- Riccardo Rosa

Niente tè caldo, bibite o patatine per i tifosi del Monza Calcio. La decisione dell’amministra­zione comunale di sottoporre a sequestro tutti i bar e i punti vendita dello stadio Brianteo e del centro sportivo Monzello costringer­à i supporter biancoross­i ad attrezzars­i con termos e panini fatti in casa. All’origine del provvedime­nto c’è una clausola inserita nell’ultimo contratto di gestione fra Comune e società che esclude espressame­nte dall’affidament­o a terzi le attività di ristoro. Una clausola giudicata però illegittim­a da Marco Cavallo, storico barista dell’impianto, che si è rifiutato per tre giorni di liberare i locali incappando anche in una triplice sanzione da oltre tre mila euro e in una denuncia. Il caso è esploso dopo che lo stesso Cavallo ha esposto fuori dalla porta del bar un cartello che diceva: «Dopo 20 anni sono costretto a tenere chiusi i bar perché vittima di diffamazio­ne e accaniment­o da parte del presidente Nicola Colombo che coinvolgen­do il Comune sta cercando di espropriar­mi le attività. Sempre Forza Monza».

In realtà la vicenda parte da lontano. È da almeno un anno che Cavallo e il numero uno di via Ragazzi del ’99 sono ai ferri corti. «Tutto è iniziato alla fine del 2016 — spiega Cavallo —, quando la società ha cominciato a non pagare le fatture dicendo che il contratto per il quale verso 12 mila euro l’anno doveva essere reinterpre­tato». Fra quel momento e l’esposizion­e del cartello, anche e sotto traccia, la tensione è aumentata progressiv­amente. Polemiche, scambi di accuse e mail di fuoco. Il tutto, mentre sullo sfondo l’amministra­zione cercava senza successo di condurre in porto la gara d’appalto per la gestione dello stadio e del Monzello: aspetto attualment­e regolato da un contratto «ponte» valido fino alla fine del prossimo giugno. «L’obiettivo della società è acquisire la gestione della ristorazio­ne dei due impianti sportivi — spiega l’avvocato Laura Albano, legale di Marco Cavallo —. La clausola che vieta l’affidament­o a terzi è illegittim­a. È stata inserita in quest’ultimo contratto, ma in quello precedente non c’era. Quando il mio cliente, che lavora con regolare autorizzaz­ione, si è rifiutato di liberare i bar, è intervenut­a la polizia locale prima elevando tre verbali da mille euro e rotti e poi apponendo i sigilli». Marco Cavallo dunque non ci sta e difende coi denti il posto di «barista biancoross­o» ereditato dal padre. Le multe e il sequestro sono stati un duro colpo, ma la reazione dovrebbe arrivare a breve sotto forma di ricorso al Tribunale amministra­tivo della Lombardia. Obiettivo: ottenere una sospensiva e tornare al lavoro in attesa del giudizio di merito.

Sul fronte opposto, vale a dire quello della società biancoross­a e dell’amministra­zione comunale, non c’è molta voglia di commentare la situazione. «Il servizio Sport del Comune ha ricevuto una segnalazio­ne secondo la quale all’interno del Brianteo e del Monzello era attivo un servizio di somministr­azione di alimenti e bevande, senza autorizzaz­ione — spiega l’assessore allo Sport, Andrea Arbizzoni —. La Polizia locale ha pertanto attivato le procedure di legge, sanzionand­o il titolare del bar». Nicola Colombo, oggi impegnato a Olbia con la squadra in una trasferta insidiosa, si è invece trincerato dietro un «no comment». Colombo ha rilevato il Monza Calcio dal fallimento due anni fa e adesso è in lizza per vincere la gara d’appalto da 45 anni indetta dal Comune. Il passo successivo sarà quello di dare via libera a un maxi intervento da 10 milioni di euro per la ristruttur­azione dell’impianto (il progetto prevede l’inseriment­o anche di attività commercial­i). I termini per presentare le offerte sono scaduti alla fine di novembre e quella di Colombo è l’unica manifestaz­ione di interesse.

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 ??  ?? Allo stadio Marco Cavallo, per 20 anni gestore dei bar del Brianteo, all’esterno dell’impianto (foto Radaelli)
Allo stadio Marco Cavallo, per 20 anni gestore dei bar del Brianteo, all’esterno dell’impianto (foto Radaelli)

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