Sessant’anni di hit Lo Zecchino d’oro diventa un musical
Una sorta di fiaba con tanti brani storici da «Il caffè della Peppina» a «Il Torero Camomillo»
La forza dello «Zecchino d’oro» sta nella trasversalità, sa comunicare alle famiglie, facendo riaffiorare emozioni nei bambini di oggi e di un tempo. Per celebrare i sessan’anni della manifestazione canora interpretata dai più piccoli e nata da un’idea di Cino Tortorella, oggi alle 16, al Creberg, sbarca il musical «Il magico Zecchino d’oro». Una sorta di favola in stile disneyano con le indimenticabili canzoni del festival come colonna sonora, riarrangiate e cantate dai personaggi sul palco. Si va dai brani storici come «Il caffè della Peppina», «Volevo un gatto nero», «Il torero Camomillo», «L’omino della Luna», «Il katalicammello» a quelli vincitori delle ultime edizioni come «Chi ha paura del buio?», «Prendi un’emozione» e «Quel bulletto del carciofo».
Protagonista della storia fantasy è Alice, una bambina che, a volte, ha paura del buio. In scena anche l’Omino della Luna che manda i sogni ai bimbi mentre dormono grazie al tintinnio dello zecchino d’oro di cui, invece, vuole impadronirsi la Strega Obscura, che al contrario genera gli incubi. Quando le due creature fantastiche litigano, lo zecchino cade nella cameretta della bimba. A curare la regia è Raffaele Latagliata, diplomato alla Bernstein School of Musical Theatre, dalla lunga collaborazione con la Compagnia della Rancia.
«Abbiamo unito ironia, divertimento a messaggi educativi, per esempio “Quel bulletto del carciofo” fa i dispetti alle altre verdure dell’orto perché si sente diverso, quando sarà accettato si comporterà bene e diventerà buono — anticipa il regista —. In “Prendi un’emozione” si affronta il dolore per la perdita di una persona cara, che può essere il nonno, l’accettazione può essere spunto per crescere». Fanno parte del cast Gennaro Cataldo, Stefano Colli, Enzo Forleo, Maddalena Luppi, Giada Maragno e Rebecca Pecoriello. Gli arrangiamenti sono firmati da Patrizio Maria D’Artista.