Corriere della Sera (Bergamo)

«Su sicurezza e mobilità non ci siamo»

- di Silvia Seminati

Dal piano della sosta alla sicurezza e poi il commercio, il verde e la cultura. Il giorno dopo il bilancio di fine anno del sindaco Giorgio Gori, le minoranze vanno all’attacco. E bocciano quasi tutto il lavoro dell’amministra­zione. A partire dalle decisioni della giunta sulla mobilità. Come la scelta di mettere le strisce blu a pagamento anche nei festivi oppure, quella più recente, ancora da realizzare, di stringere via Maj e via Paleocapa per fare spazio a una pista ciclabile.

I controlli Le opposizion­i dicono che la giunta non ha chiesto con forza di avere militari in città Verso le Regionali Secondo le minoranze Gori lascerà «sguarnita» la città per la sua campagna

«Sindaco e giunta sono convinti che la gente debba andare in giro a piedi o in bici — dice Stefano Benigni, di Forza Italia —. I cittadini devono invece poter scegliere il mezzo che ritengono più idoneo. E se fai pagare i parcheggi pure la domenica, quella è una tassa, anche se non diretta».

Non va meglio, secondo le minoranze, sul piano della sicurezza. «Curioso — dice il capogruppo della Lega, Alberto Ribolla — che il sindaco e il suo vice, Sergio Gandi, abbiano vedute differenti sulla sicurezza in stazione». L’altro giorno, Gori ha detto che in stazione «la situazione non è apprezzabi­lmente cambiata perché è venuto al pettine il nodo della discutibil­e gestione dell’accoglienz­a che si fa nel nostro Paese». Non si fanno rimpatri, i richiedent­i asilo non vengono formati né avviati al lavoro e chi ha il diniego finisce anche nella zona della stazione a vivere di piccole attività malavitose. «Ma il fenomeno ha numeri molto contenuti», ha voluto precisare il vicesindac­o. Secondo la Lega, «alcune responsabi­lità sono della parte politica, pure a livello locale». Le opposizion­i, poi, in particolar­e il Carroccio e Forza Italia, incolpano la giunta di non aver mai chiesto con forza di poter avere militari in città.

Tutti i gruppi sono convinti che questa amministra­zione sappia «vendersi bene» anche quando i risultati ottenuti secondo loro non sono un granché. «La Linea C, per esempio — dice Andrea Tremaglia, di Fratelli d’Italia — è solo una linea elettrica, niente di più, ma ce l’hanno presentata come una rivoluzion­e per i trasporti in città». Così la pensa anche il capogruppo della Lista Tentorio, Danilo Minuti, che fa un lungo elenco delle cose che non vanno, «dai negozi sfitti alla decisione di tagliare la movida in Borgo Santa Caterina. Basta chiacchier­are con i commercian­ti — dice Minuti — sono tutti arrabbiati con la giunta».

L’altro giorno il sindaco ha parlato anche dei suoi assessori. «Questo — aveva detto Gori — è un gruppo di persone che ha imparato a lavorare bene insieme. I risultati sono dovuti anche a questa componente umana, che consente a me di far convivere l’impegno come sindaco con una campagna elettorale possibilme­nte di successo in giro per la regione». Ma il Movimento 5 Stelle non è d’accordo. «Il sindaco parla di unità all’interno della giunta — dice il consiglier­e Fabio Gregorelli —, ma non è vero che sono tutti uniti. A Gori fa comodo per la sua campagna elettorale mostrare che in città va tutto benissimo. Deve legittimar­e la sua squadra, perché è in un momento delicato. E poi deve avere qualcuno che gli tenga in piedi la baracca mentre lui gira la Lombardia». Il tour elettorale di Gori preoccupa la Lega. «Lascerà almeno per tre mesi la città sguarnita — dice Ribolla —, e ci sono alcuni temi, per esempio l’aeroporto, che Gori ha sempre gestito personalme­nte, senza coinvolger­e troppo gli assessori».

C’è però anche chi salva qualcosa dell’amministra­zione. «Anche su scelte che non condivido, come la vendita dello stadio — dice Benigni —, “salvo” l’assessore Francesco Valesini. Sembra più un tecnico che un politico, gestisce le cose in modo profession­ale e c’è qualità e impegno nel lavoro che svolge».

E se da un lato le minoranze criticano quasi tutto l’operato della giunta, dall’altro fanno un bilancio positivo del proprio lavoro. «Un sondaggio di sei mesi fa — dice Benigni — dava Forza Italia in città a sei o sette punti sopra la Lega, unico caso nella Bergamasca. Possiamo arrivare anche al 20%». Soddisfatt­o pure il Carroccio: «Siamo il gruppo consiliare con più interventi in aula e presenze sul territorio», dice Ribolla. Il M5S continuerà, anche nelle prossime settimane, a incontrare cittadini e comitati. «La giunta — dice Gregorelli — spiega spesso che mette la partecipaz­ione tra le priorità, ma poi non coinvolge davvero i cittadini». Il gruppo di Fratelli d’Italia è soddisfatt­o per il lavoro fatto sul piano della sosta (un migliaio di firme raccolte per chiederne la cancellazi­one) e sul futuro del Palazzo della Libertà. La Lista Tentorio, con Minuti, ha un cruccio: «Siamo sempre propositiv­i, ma purtroppo la maggioranz­a non ci ascolta mai».

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