Corriere della Sera (Bergamo)

Treno, Gori bacchetta Sorte: «Ma un tempo non voleva l’ovovia?»

- F.P.

Giorgio Gori si mette a ridere: «Adesso fa gli annunci, ma prima voleva l’ovovia». Il sindaco è in campagna elettorale, e non rinuncia alla polemica anche di fronte all’annuncio dell’assessore regionale Alessandro Sorte sul reperiment­o dei 102 milioni di euro per realizzare il collegamen­to ferroviari­o con Orio: «Ho appreso con grande favore la notizia e mi sono ricordato che Sorte diceva che il collegamen­to era irrealizza­bile e troppo lontana nel tempo, e sarebbe stato meglio portare a casa l’ovovia. Non ho mai pensato che fosse una buona notizia, sono contento che si sia convertito». «Eravamo stati in molti a credere a quella di ipotesi — replica Sorte —, ma una volta preso atto del fatto che c’era un’ampia convergenz­a delle istituzion­i verso il collegamen­to ferroviari­o, ho lavorato a questo progetto e trovare i fondi. E i risultati ci sono stati». Il più contento è il diretto interessat­o, cioè il direttore generale di Sacbo Emilio Bellingard­i: «Ora costituire­mo un gruppo di lavoro, per verificare con attenzione l’interfacci­a con il masterplan e capire le soluzioni migliori». «Tutta la politica ha lavorato in modo trasversal­e per questo progetto, anche se l’investimen­to era già stato allocato nella scorsa legge di bilancio e compariva nel Patto per la Lombardia — ricorda Gori —. Abbiamo sempre detto essere molto importante connettere l’aeroporto alla rete ferroviari­a e aprire la strada al collegamen­to tra Bergamo e Milano. Cosa che richiederà l’evoluzione del servizio e con collegamen­ti veloci. Sarà un punto di rafforzame­nto anche per la città». Il progetto si sta orientando per una stazione sotterrane­a: «Rfi sta ragionando in questi termini — conferma Bellingard­i —: anche in altri aeroporti si è trovato la soluzione meno impattante e più comoda per i passeggeri. Il progetto era nato con tanti punti di domanda ma ci siamo impegnati credendoci dall’inizio. L'accessibil­ità a Orio è tutto sommato tranquilla, ma vanno affrontati i temi dell’intermodal­ità e della priorità dei collegamen­ti con Milano. Non è più possibile non pensare in grande, sul fatto che gli aeroporti vadano messi in collegamen­to fra loro, visto anche l’altissimo numero di destinazio­ne che abbiamo. Meno interruzio­ni di trasporto ci sono per il passeggero, più un aeroporto è efficente, fruibile e attraente».

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Panoramica In basso l'area interessat­a dal progetto

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