Bossi: «Il nostro nome è Lega Nord Il nuovo simbolo è provvisorio»
Sullo striscione dietro il palco c’è ancora il vecchio simbolo, quello con la scritta «Lega Nord» e il Sole delle Alpi dietro l’Alberto da Giussano. Chissà, forse è una delicatezza nei confronti del vecchio capo Umberto Bossi, salito ieri sera ad Albino a inaugurare la Bèrghem Frècc, che come ogni inverno chiude l’anno politico leghista. Nei mesi scorsi ha fatto sapere più volte di non gradire il nuovo corso leghista, dalla ricerca di consensi al Sud fino alla cancellazione della parola «Nord» dal nome del partito. E non si è smentito neppure ieri sera.
Bossi arriva con il tradizionale ritardo per un dibattito con il segretario lombardo Paolo Grimoldi. E a chi gli ha chiesto cosa pensasse del nuovo simbolo, ha chiarito: «Il nome del partito resta Lega Nord. Questa cosa di cambiare il nome mi sembra solo un trucco, un modo per ingraziarsi gli elettori del Sud. Ma non potrà durare, è solo una cosa provvisoria».
Nei giorni scorsi Salvini aveva messo in dubbio la stessa ricandidatura di Bossi alle prossime Politiche: «Chi è d’accordo con la battaglia del nostro movimento ovviamente avrà spazio nel movimento — aveva detto alla presentazione del nuovo simbolo —. Ma se Bossi continua a dire che la Lega sbaglia, che Salvini è un cretino, che bisogna fare la secessione, che bisogna fregarsene di quello che succede a Roma, a Napoli, a Taranto, a Palermo, ai terremotati di Abruzzo io non sono d’accordo». «Salvini è l’unica salvezza contro chi vuole dare la cittadinanza a tutti», è stato il proclama di ieri sera del responsabile immigrazione del partito Tony Iwobi. La Bèrghem Frècc continuerà fino a domani, ma il clou della manifestazione sarà stasera proprio con Matteo Salvini, alla prima uscita pubblica dopo la presentazione del nuovo simbolo.